I Mondiali di ciclismo su strada del 2025 si svolgeranno in Rwanda. La notizia anticipata nei giorni passati è ora ufficiale e non ha mancato di destare una certa sorpresa. Soprattutto a chi pensa al Rwanda come il Paese che nel 1994 fu al centro delle cronache per il genocidio in atto. Un Paese che nel quarto di secolo trascorso si è però letteralmente trasformato, tanto da risultare un vero e proprio modello per tutta l’Africa subsahariana.
Un Paese rinato
L’idea di ospitare i mondiali di ciclismo in Africa ha iniziato a circolare nel 2018. A enunciarla era stato David Lappartient, nell’ambito della sua campagna elettorale. E che ha trovato ora la sua pratica realizzazione. Sarà infatti il Rwanda a ospitare la kermesse iridata nel 2025. Battuta quindi la concorrenza del Marocco, l’altro Paese in lizza, sarà Kigali il luogo prescelto per una storica prima volta. Con protagoniste le strade che sono solitamente teatro del Tour du Rwanda.
L’appuntamento farà seguito a quelli previsti in Australia (Wollongong nel 2022), Gran Bretagna (Glasgow nel 2023) e Svizzera (Zurigo nel 2024). E sarà il modo migliore per ufficializzare il ritorno di un Paese completamente cambiato sulla scena internazionale.
Un tracciato che potrebbe rivelarsi impegnativo
L’Africa evoca di solito caldo soffocante, non certo le condizioni ambientali migliori per uno sport faticoso come il ciclismo. Nel caso di Kigali, però, la realtà potrebbe rivelarsi molto diversa dall’immaginario. La capitale, infatti, si trova ad una altezza tra i 1400 e i 1600 metri.
Nonostante sia soleggiata gode quindi di una temperatura che nel corso dell’anno arriva a picchi massimi di 30°. Ideale quindi per poter svolgere gare ciclistiche, anche in considerazione della presenza di colline le quali creano una lunga teoria di possibili saliscendi. I quali potrebbero in effetti dare vita ad una gara impegnativa. Non resta quindi che attendere l’arrivo del grande ciclismo sul continente nero, per capire la portata dell’evento.