E’ già terminata l’esperienza di Eusebio Di Francesco sulla panchina del Verona. La dirigenza scaligera ha infatti deciso di esonerare il tecnico e affidare la panchina ad un sostituto. Sembra che siano già stati avviati contatti con l’ex udinese Tudor, anche se non poteva mancare un accenno a Maran, ieri in tribuna al Dall’Ara, nella gara persa contro il Bologna.
Una decisione affrettata?
A molti la decisione presa dal Verona è parsa affrettata. La gara di ieri ha visto infatti i veneti in buona evidenza nel corso del primo tempo e comunque all’altezza degli avversari per quasi tutta la contesa. A pesare sul risultato è stata però la palla persa sulla propria trequarti da Hongla, dalla quale ha avuto origine la rete di Svanberg. La quale ha condannato una squadra che pur costruendo gioco, non è mai riuscita a rendersi pericolosa dalle parti di Skorupski.
Probabilmente, sull’esonero lampo di Di Francesco ha pesato quanto accaduto a Cagliari nella scorsa stagione. Quando il tenere costantemente sulla graticola il tecnico ha infine portato i sardi sull’orlo di una clamorosa retrocessione. Un pericolo che il Verona non si è sentito evidentemente di correre. Optando per il cambio sulla panchina senza procrastinare una situazione già ad alto rischio.
Il declino precoce di Di Francesco
L’esonero è suonato alla stregua di una beffa per Di Francesco. Il quale già si era sbilanciato nelle interviste post-partita affermando di volersi rifare contro la Roma. Non sarà però lui a guidare gli scaligeri nel loro tentativo di riscossa.
A molti osservatori la decisione presa dalla dirigenza veneta è parsa come una sorta di pietra tombale su una carriera che appena tre anni fa, quando Di Francesco aveva guidato i giallorossi nella finale di Champions League contro il Liverpool sembrava avviatissima. Ora spetta proprio al tecnico pescarese cercare di risalire la china.