Moise Kean, intervista esclusiva: Tornare alla Juve? Vediamo…

Intervista esclusiva quella arrivata stamattina, fatta a Moise Kean, ex calciatore della Juventus, che potrebbe tornare

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BOLOGNA, ITALY - JUNE 19: Moise Kean of Italy dejected at the end of the 2019 UEFA U-21 Group A match between Italy and Poland at Renato Dall'Ara Stadium on June 19, 2019 in Bologna, Italy. (Photo by Claudio Villa/Getty Images)

Moise Kean, intervista quella rilasciata stamattina che lascia trapelare un possibile ritorno che l’attaccante di proprietà dell’Everton, potrebbe decidere a fine stagione. Anche se ora si trova al Paris St Germain ed è in corsa per un possibile primo titolo Europeo, e che titolo, quello in cui i francesi sono impegnati, ovvero la Champions League. “A Parigi mi trovo benissimo, mi hanno accolto a braccia aperte, non me lo aspettavo. Qui la gente è più calda, con i compagni di squadra c’è una grande allegria, una gioia di giocare, ci si diverte. Siamo tutti giovani e però di grande talento. Qui puoi solo imparare. Mbappé e Neymar? Sono i due attaccanti più forti che ci siano. Giocare con loro è bello

Moise Kean, un ritorno alla Juve? Vediamo in futuro…

Sinceramente un po’ mi è dispiaciuto. La Juve mi ha dato tutto, sono cresciuto lì, senza la società non sarei dove sono ora. Ma poi ho capito che la vita di un calciatore è così e me ne sono fatto una ragione. Dovevo imboccare la mia strada, diventare uomo, era giusto così. La Juve mi resterà sempre nel cuore. Se ci tornerà l’anno prossimo? Questo non lo so. Ora mi godo le semifinali, poi vedremo. Se sapessimo cosa succede domani, saremmo tutti ricchi”.

Il rapporto con i giocatori della Vecchia Signora

Giorgio era il saggio del gruppo, mi trattava come un fratello piccolo, mi ha sempre dato consigli, mi diceva come entrare in gruppo, come starci. Consigli che mi hanno aiutato e che porto con me”. Il mio ricordo è un po’ particolare. A me piaceva molto. Magari scherzando ti stimola a lavorare di più. Lui ti fa una battuta, tu ridi. Poi ci ripensi e capisci che lui, facendoti sorridere, ti ha voluto dire qualcosa di importante, darti un consiglio, un insegnamento. E’ una bella cosa, mi ha aiutato molto. Senza di lui non sarei cresciuto”.