Cessione Lukaku. Un argomento sempre più caldo in casa Inter. I nerazzurri hanno necessità di incassare denaro fresco, per risanare i debiti, che sono divenuti abbastanza importanti. Ci saranno quindi delle cessioni illustri. Antonio Conte, ha infatti chiesto, a fine stagione, un summit con Zhang, Marotta e gli uomini di Suning. Vuole in faccia a faccia chiarificatore. Non intende infatti restare a Milano, qualora il progetto di crescita, subisse un grave ridimensionamento. Certo servirà fare delle cessioni anche di livello, ma il mister pugliese non vuole assolutamente perdere alcuni tasselli. Uno di questi è proprio il belga Romelu Lukakau, che i nerazzurri valutano 100 milioni di euro.
Cessione Lukaku, il Manchester City non molla la presa
Guardiola ha chiesto alla dirigenza dei Citizens, proprio l’attaccante nerazzurro. Reputa sia l’uomo ideale, per interpretare quel ruolo di prima punta, che quest’anno non ha in rosa. Il belga ha ampiamente dimostrato di poter fare reparto da solo, e di essere decisivo in zona gol. I nerazzurri stanno ragionando su una sua eventuale cessione. La cifra di 100 milioni di euro, consentirebbe di pagare la rata finale al Manchester United, ed allo stesso tempo, di mettere a segno una plusvalenza interessante. Insomma un sacrificio importante, ma comunque redditizio.
Il sostituto del belga
La dirigenza dell’Inter intanto avrebbe individuato in Bundesliga il suo erede. Si tratta di un’attaccante dell’Hertha Berlino. Secondo alcune indiscrezioni riportate dagli spagnoli di todofichajes.com, Matheus Cunha sarebbe il prossimo bomber interista. Brasiliano classe 1999, la punta verdeoro, in questa stagione ha messo a segno 8 reti in 25 presenze. Alto circa 185 cm, Cunha si è messo in mostra nel Lipsia, ed ora nel Hertha. Secondo gli spagnoli l’affare sarebbe praticamente chiuso, per una cifra di 18 milioni di euro. Probabilmente Conte, per non perdere Lukaku, chiederà di poter “sacrificare” sull’altare del bilancio Lautaro Martinez. Cunha in effetti sarebbe, idealmente, un sostituto dell’argentino.