Cagliari ancora nella bufera nonostante il calciomercato invernale. In questa sessione di mercato il Mister riponeva la speranza di poter ottenere, finalmente, il tanto agognato regista. Non è arrivato nemmeno stavolta. Si erano fatti diversi nomi a tal proposito, su tutti Pulgar e Schone. Niente da fare, il tecnico dovrà accontentarsi della rosa messa a disposizione dal presidente Tommaso Giulini. La squadra cagliaritana, se analizzata bene, rappresenta una compagine di buon livello, che non dovrebbe assolutamente occupare la terzultima posizione in graduatoria. Cosa manca allora? Le risposte potrebbero essere molteplici, ma noi cercheremo di concentrarci su un aspetto molto importante, che pare stia emergendo proprio in queste ore, successive alla chiusura della sessione invernale di calciomercato.
Cagliari, i dubbi del tecnico Eusebio Di Francesco
Il tecnico del Cagliari ha un’idea di calcio, che contempla determinati schemi e moduli tattici ben precisi ed abbastanza rigidi. Per poterli esprimere al meglio ovviamente servirebbero i calciatori in grado di poterli mettere in pratica, quelli richiesti dal mister. In questa sessione invece sono arrivati alcuni difensori, centrocampisti duttili (ma non il regista tanto richiesto da Di Francesco); ed inoltre è stata venduta un’ala come Ounas. Questa squadra in questo momento, pare essere costruita per mettere in pratica il modulo 3-5-2, che non è mai stato adottato dal tecnico abruzzese. Ciò farebbe pensare ad un cambio di marcia, un’inversione di modulo che non rispecchia la volontà del mister. Un fatto certamente insolito che porta dritto a fare alcune riflessioni. Considerazioni che hanno fatto anche molti tifosi del Cagliari, stanchi di vedere una squadra a tratti troppo remissiva.
Di Francesco potrebbe dimettersi?
Questa strategia societaria sembrerebbe essere il preludio all’addio del tecnico. Non assecondare le sue richieste, potrebbe dare l’impressione di una sorta di “invito” a lasciare l’incarico. Nel recente passato si erano fatti diversi nomi per la sua sostituzione sulla panchina dei sardi. Il nome che aveva capeggiato su tutti era stato quello di Walter Mazzarri, guarda caso uno di quei tecnici che predilige il modulo 3-5-2. Ovviamente non c’è solo l’ombra del tecnico di San Vincenzo ad insidiare quella del tecnico del Cagliari. Esistono anche altri nomi interessanti sul taccuino della dirigenza cagliaritana, a partire dall’ex tecnico degli isolani Roberto Donadoni, mai dimenticato e molto amato dalla piazza.
Le perplessità dei tifosi
La domanda a questo punto è: “Cosa sta succedendo all’interno del club e dello spogliatoio rossoblu?”. Una domanda lecita che i tifosi si pongono, ed alla quale vorrebbero una risposta. I supporters meritano rispetto, perché amano i colori, la maglia e non hanno mai smesso di far sentire il loro calore, nemmeno in questo periodo di assenza dalle gradinate dello stadio. Nonostante questo la sofferenza dei tifosi, nel vedere la loro squadra navigare nei bassifondi della classifica, permane e si fa sempre più lancinante. La squadra era stata costruita per ambire a ben altri obiettivi, ritrovarsi adesso in una situazione cosi scomoda pare davvero incredibile e difficile da digerire. Probabilmente dovremo attendere le prossime due partite, per comprendere cosa potrebbe succedere in casa Cagliari. La strada, vista dall’esterno, sembrerebbe portare verso questa direzione. Il tempo dirà se le sensazioni percepite dai molti tifosi e non solo, si rivelerà effettivamente quella giusta.