Regioni, Zone, colori: come cambia l’Italia

Sta per entrare in vigore il nuovo dpcm, cosa cambierà

Tempo di lettura: 2 Minuti
2211

Regioni, zone, colori, parole entrate nel nostro linguaggio comune. Una questione che ha aperto scenari un tempo davvero inimmaginabili. Il Covid ha invaso tutto il pianeta in maniera assolutamente trasversale. In questo momento nessun paese al mondo gode di una buona economia, e la situazione sanitaria si presenta ancora davvero difficile. Adesso il vaccino arriva come una speranza, un qualcosa al quale aggrapparsi senza nessuna certezza, ma pur sempre qualcosa. l’Italia vive una situazione che potrebbero definire sinusoidale. L’onda dei contagi sale e scende in maniera non scientifica. In questo momento il nuovo dpcm, cambierà ancora una volta molte situazioni, attività lavorative e conseguentemente numerose vite.

Regioni, zone, colori, ci sono novità

Da domani molte regioni torneranno a “vestire l’abito” arancione, altre il rosso, ed altre il giallo. Da domenica Lombardia, Sicilia e provincia di Bolzano sono in zona rossa. In arancione 12 regioni. Restano gialle solo Molise, Basilicata, Campania, Sardegna, Toscana, provincia autonoma di Trento. Variano quindi a seconda del territorio le restrizioni anti-Covid. Come comportarsi nelle varie zone? Le rosse come ormai noto vedranno tutti gli esercizi commerciali chiusi, eccezion fatta per quelli considerati di prima necessità. Gli spostamenti saranno ridotti ai minimi termini, e ci si potrà muovere solo per questioni legate alla salute, al lavoro o a stati di necessità comprovati.

Zone Arancioni e gialle

Le zone Arancioni sono le più numerose. Anche in queste sono previste una serie importante di restrizioni. Ad esempio bar e ristoranti, potranno lavorare solo con l’asporto. Gli spostamenti da comune a comune saranno vietati, se non in caso di situazioni particolari. Le regioni di colore giallo invece avranno bar e ristoranti aperto fino alle ore 18, mentre fino alle 22 potranno operare in modalità asporto. Spostamenti liberi all’interno della regione. Gli spostamenti da regione a regione, restano vietati, se non per le tre esigenze ormai note. Motivi di lavoro, salute o stati di necessità. La diffusione del vaccino, si spera possa invertire la rotta, per un ritorno alla vita.