Mes cos’è. Oggi la Camera ha dato ufficialmente il via libera alla riforma del Mes. I deputati hanno votato a favore della risoluzione di maggioranza con 297 sì, 256 contrari e 7 astenuti.
L’Assemblea ha bocciato, tra le altre, la risoluzione unitaria di centrodestra. I frondisti Cinquestelle che alla fine hanno votato no sono stati 13, ai quali vanno aggiunti altri 9 deputati che non hanno preso parte al voto.
Prima delle votazioni, il Premier Conte aveva sottolineato che “per cambiare l’Ue è decisivo ben altro percorso. L’Italia si farà promotrice di una proposta innovatrice per integrare il nuovo Mes nell’intera architettura europea. Il modello a cui ispirarsi lo abbiamo già adottato, è il Next Generation”.
“Il governo ha bisogno anche della massima coesione delle forza di maggioranza per continuare a battersi in Ue” – aveva spiegato il premier.
Conte si era poi rivolto anche alle opposizioni: “Spesso ho rivolto appello all’opposizione e in alcuni passaggi ho trovato ascolto. Il tavolo del confronto rimane sempre aperto”. Sul Meccanismo europeo di stabilità, il capo del governo aveva concluso evidenziando che “devono essere riconsiderate in maniera radicale struttura e funzione del Mes affinché sia trasformato in uno strumento diverso”.
Mes cos’è: facciamo chiarezza
Il Mes si tratta di un’organizzazione intergovernativa degli stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro come moneta, con l’obiettivo di sostenere quei paesi che si trovano in difficoltà economiche per evitare ripercussioni su tutta l’Eurozona. Attraverso un fondo comune, il Mes presta soldi ai paesi che faticano ad accedere ai mercati finanziari, assicurando interessi sostenibili grazie alle garanzie fornite dai suoi membri.
Il problema risiede proprio nelle condizioni che gli stati devono accettare per accedere ai finanziamenti. Il Mes è stato accusato di eccessiva ingerenza nelle politiche economiche nazionali, imponendo spesso riforme considerate troppo drastiche dai richiedenti del prestito.
Ad oggi il Meccanismo Europeo di Stabilità ha “salvato” Cipro, Spagna e Grecia. L’Italia, dal canto suo, è una delle maggiori sostenitrici del fondo salva-Stati e anche per questo è oggi più che mai utile capire cos’è il MES, come funziona davvero questo Meccanismo Europeo di Stabilità e perché nel Belpaese sono esplose così tante polemiche, prima sulle ipotesi di riforma e poi durante l’emergenza COVID-19.
Mes cos’è: le condizioni
Le condizioni più caratteristiche della proposta di riforma del MES sono le seguenti:
- non essere in procedura d’infrazione;
- vantare un deficit inferiore al 3% da almeno due anni;
- avere un rapporto debito/PIL sotto il 60% (o, almeno, aver sperimentato una riduzione di quest’ultimo di almeno 1/20 negli ultimi due anni, insieme ad un’altra serie di paletti non facilmente giudicabili a livello oggettivo.