Simone Padoin Cagliari, è stata una bella storia d’amore. Un’esperienza sportiva importante, che ha segnalato in maniera indelebile l’uomo Simone. Il centrocampista arrivava da un’esperienza indimenticabile vissuta a Torino sulle rive del Po, sponda bianconera. Tanti scudetti e trofei vari messi nella sua personalissima bacheca. In quel periodo ha giocato con campioni che hanno segnato la storia del calcio. Insomma un’avventura davvero esaltante. Il trasferimento al Cagliari poteva essere interpretato dai più, come il classico periodo di “svernamento da fine carriera”. Invece così non è stato. Il talismano della Juventus, è arrivato a Cagliari, e nonostante i titoli conquistati, si è rimesso in gioco.
Padoin Cagliari, il grande professionista
I tifosi rossoblù al suo arrivo, in un certo senso, storcerono il naso. “È vecchio, viene dalla Juve, cosa c’è ne facciamo?”. Simone non si è preoccupato, troppo esperto per farlo. Ha seguito l’unica strada che conosceva: il lavoro e l’umiltà. Ha conquistato quindi, prima il posto in squadra, e poi l’affetto incondizionato di tutti i tifosi. Al Cagliari ha trascorso gli anni dal 2016 al 2019, collezionando 98 presenze e 2 reti. Fosse per lui sarebbe rimasto in rossoblù, ma le scelte fatte dal club di Tommaso Giulini, sono state altre. Si è quindi trasferito ad Ascoli, per poi ritirarsi dal calcio giocato.
Le parole di Padoin
Alla domanda circa il suo ricordo più bello al Cagliari ha rispodto: “Il ricordo più bello in Sardegna è la salvezza con Diego López, quando tutti ci davano per spacciati, ed invece restammo in A”. Ha poi proseguito: “Il Cagliari sta facendo un mercato importante. Godin è un ottimo difensore, Nandez un campione fa grandissimo club“. Su Joao Pedro ha dichiarato: “Non credevo che Joao diventasse un leader cosi importante del Cagliari. Complimenti a lui. Di Francesco invece credo sia un grande allenatore“. Infine Padoin ha salutato tutti i tifosi del Cagliari, dove si è sentito veramente come a casa.