Stefano D’Orazio, era l’eterno ragazzo, di uno dei gruppi musicali più amati del nostro paese, i Pooh. A settantadue anni poteva ancora dire di esserlo, nello spirito, nell’entusiasmo. È morto dopo essere stato ricoverato per una settimana, a causa del contagio da Covid-19. L’annuncio è stato dato dall’amico Bobo Craxi, figlio di Bettino e fratello di Stefania. La stessa è stata subito dopo, confermata da Roby Facchinetti sul social network Facebook.
Stefano D’Orazio, le parole della moglie
”Ho perso una parte di me stessa, Stefano era la mia forza, il mio sorriso, mi mancherà ogni cosa”. Con queste parole lo ricorda la moglie Tiziana Giardoni, con cui si era sposato nel 2017. Nel comunicato diffuso dalla famiglia, sono state rese note le circostanze circa la morte del batterista. Era ricoverato da una settimana presso la Columbus del Policlinico Gemelli di Roma. D’Orazio, a detta dei suoi familiari, pareva essere in via di guarigione da una patologia. La stava curando da ormai un anno, ed era al lavoro su diversi progetti. D’Orazio era infatti una delle menti creative dei Pooh. Ad un certo punto, è risultato positivo al Covid che ha compromesso in maniera decisiva il suo stato di salute.
Tanti i saluti per il batterista dei Pooh
Oltre ai suoi ex compagni della band, tanti i saluti di altri amici del mondo dello spettacolo. Francesco Facchinetti lo ha salutato con un “Ciao Zio”, che testimonia il suo grande affetto per Stefano. Saluti da Enrico Ruggeri, a cui si unisce anche Emanuela Folliero, per anni sua compagna di vita. D’Orazio si era sposato, per la prima volta, nel 2017 con Tiziana Giardoni. La sua compagna da oltre 10 anni, e di ben 22 anni più giovane di lui. Alla cerimonia a Roma, oltre ad amici e parenti, avevano partecipato i Pooh al completo: Dodi Battaglia, Roby Facchinetti, Red Canzian e Riccardo Fogli. Ciao Stefano…..