Cagliari Nainggolan, un affare quasi chiuso e poi saltato. Cosa è successo? Perché il club rossoblu non è riuscito nell’impresa di portare il Ninja in Sardegna? Il direttore sportivo del Cagliari, Pierluigi Carta, ha approfittato della presentazione di Ounas, ultimo acquisto dei sardi, per svelare alcuni retroscena della trattazione, e per far comprendere cosa realmente non ha funzionato. Una trattativa che non si è conclusa positivamente ma che, probabilmente, non ha visto scritta la parola fine. Potrebbero infatti esserci ancora dei margini di discussione.
Cagliari Nainggolan, le parole del direttore sportivo dei sardi
“Siamo molto dispiaciuti. Le attese erano elevate, e sinceramente eravamo convinti di poter chiudere la trattativa in maniera positiva. Alle 17.15 ha squillato il cellulare del nostro presidente. Dall’altra parte del telefono c’era l’Inter, nella persona del presidente nerazzurro Steven Zhang. Giulini a quel punto era convinto di essere riuscito nel colpo. Ma dopo 15-20 minuti di colloquio, l’ho visto amareggiato e sconsolato come non mai”. Pierluigi Carta ha poi proseguito : “La questione si è interrotta cosi. Purtroppo non c’erano più i presupposti per il suo ritorno”.
L’arrivo di Adam Ounas, l’uomo di fascia che piace a Di Francesco
Carta ha poi proseguito nel suo racconto, spiegando l’opportunità relativa all’arrivo di Ounas.“Nel frattempo ho ricevuto il via libera per Ounas. È stata una trattativa lampo, che ci consegna un gran giocatore”. Carta ha poi raccontato come nonostante tutto, Giulini abbia provato a riprendere il discorso Nainggolan. Avrebbe infatti provato ad offrire, una cifra superiore a quella preventivata. Carta e gli altri uomini della società, lo avrebbero però fatto tornare sui suoi passi, per evitare indebitamenti deleteri per il club. Giulini infatti avrebbe ragionato da tifoso; cosa che in genere porta solo guai alla società, che deve sempre far quadrare i conti. Nonostante ciò, il Cagliari non ha accantonato l’idea di riportare il centrocampista belga in Sardegna. Staremo a vedere.