Calciatori stop natalizio: un momento per riflettere

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Natale è momento di stop per i calciatori. Un momento per riflettere sul proprio presente e sul proprio futuro

Calciatori stop natalizio – In uno storico film italiano di Natale, “Parenti Serpenti” di Mario Monicelli, gli uomini di casa guardano una partita. È una partita registrata dalla Rai che all’epoca del film, il 1992, aveva un bel da fare a Natale o giù di li. Perchè non è come oggi che il palinsesto natalizio si riempie di film stranieri: ci volevano cose da far vedere. E una partita della Nazionale aveva certamente un suo bel farsi vedere sui canali della Rai. Soprattutto per riempire gli spazi del palinsesto.

Calciatori stop natalizio

Sono passati più di trent’anni. La televisione è cambiata culturalmente e tecnologicamente. Ma non è questo il punto. Ci sono certamente dei giocatori che stanno riflettendo sul proprio futuro. Che non stanno giocando perchè il campionato, o meglio dire i campionati, si sono fermati. E se da un lato ci sono giocatori che sono all’interno di una squadra con il proprio stipendio, dall’altro le cose sono differenti.

Viene alla mente il marito di Diletta Leotta che all’ultima informazione disponibile non ha una squadra di appartenenza. Naturalmente se l’ha trovata nel frattempo buon per lui. Vengono alla logica un sacco di giocatori che per essere fuori mercato o per essere fuori dal giro, non stanno passando un buon periodo. Per un allenatore ci sarebbero buone occasioni con giocatori come questi. E visto che siamo a Natale si può fare una buona azione a 360 gradi, prendendo giocatori alla ricerca di una squadra.

Per il resto ai giocatori che una squadra ce l’hanno e hanno la prospettiva futura di una sessione di calciomercato questo momento serve. Può essere utile a capire se il proprio attuale club calcistico sia quello che fa per loro. Se può essere meglio fare il saltino da una categoria all’altra passando di appartenenza. Oppure, ultima delle possibilità, capire che come calciatore quello che si poteva dare lo si è dato e che è meglio darsi all’allenamento. Anche solo di quello dei pulcini, come si potrebbero chiamare i bambini che si affacciano al calcio.

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