La Juve non e’ maggiorenne

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La Juve non e’ maggiorenne

Allo stadium la Juve pareggia con il Venezia in pieno recupero e butta via l’euforia da Champions League. Quella che doveva essere tanta consapevolezza in campionato si puo’ chiamare immaturita’. Questa Juventus vive di alti e basai molto evidenti non solo dovuti alla giovane eta’. Le partite nessuno te le regala vanno vinte con il carattere e la determinazione che oggi non si e’ vista. Questa e’ una signorina che non e’ sicura nemmeno del piazzamento Champions obiettivo minimo della stagione. Non c’e’ un vero e proprio leader capace di prendersi sulle spalle la squadra. Quella che e’ sempre stata la forza della Juve sta diventando una debolezza notevole. La Juve deve tornare a far paura agli avversari giocando alla morte dall’inizio alla fine. Trovare un’identita’ e’ l’obiettivo da raggiungere in fretta. Il calendario ti da la possibilita’ di rigiocare fra poche ore ma partite come queste devono farti crescere. Subire due goal dopo il vantaggio e’ da squadra senza carattere, senza anima. Per mettere carattere non bisogna trovarsi con l’acqua alla gola. La colpa e’ di tutti dalla societa’ all’allenatore. Dopo il vantaggio una aquadra non puo’ giocare quasi preoccupata. Tutti devono farsi un esame di coscienza, che il percorso sarebbe stato complicato era previsto, ma mai deve mancare l’atteggiamento. Meglio un atteggiamento piu’ offensivo adesso che anche gli infortuni sembrano alle spalle. Due punti persi, un punto guadagnato non si puo’ dire, quello che e’ certo e’ che forse e’ il momento di perdere. Questa imbattibilita’ piena di pareggi con tre punti a vittoria non serve a niente. La Juve deve giocare per vincere, poi la sconfitta fa parte del gioco ma dopo aver apeso ogni goccia di sudore. Il Venezia fanalino di coda ferma la Juventus giocando una partita coraggiosa quello che doveva fare la squadra bianconera.