Risultato Ranieri difficile – Claudio Ranieri è arrivato alla Roma dopo Juric. E prima ancora c’era De Rossi. Verrebbe da pensare che la dirigenza della Roma, che vuole delle vittorie per salvarsi, sia sotto un proverbio duplice. Cioè faccia le proprie scelte in base a due proverbi differenti uno un pochino più volgare dell’altro. Il primo è un detto di un ex presidente cinese che diceva “O bianco o nero l’importante è che il gatto mangi il topo”. Il secondo è quello più storico ma sotto un certo aspetto volgare: “Francia o Spagna, purchè se magna”.

Risultato Ranieri difficile

Detto in termini più calcistici: il fatto che la squadra non riesca a migliorare è indice che non ha trovato l’allenatore giusto. Ma dopo questa affermazione si potrebbe quasi pensare che la dirigenza della Roma potrà cambiare ancora allenatore, se Ranieri non riesce. E come cosa, questa possibilità di futuro, è in un certo senso ridicola. Perchè anche i neofiti dello sport, quelli che aprono poco un giornale sportivo, alla notizia che la Roma ha cambiato allenatore si metterebbero a ridere. O avrebbero un tasso di stupore tale da fargli affermare che la Roma è una squadra che non ha pace.

Adesso Claudio Ranieri sta cercando di allenare i suoi giocatori. Sta cercando di costruire un gruppo. Che è come se fosse una libreria di quelle vecchie VHS che ad ogni allenatore vengono sovrascritte di un nuovo filmato. Non ci vuole uno smemorato a ricordarsi che una VHS ogni volta che veniva sovrascritta perdeva qualità visiva. Quindi la dirigenza della Roma, se non vuole trovarsi a vendere dei giocatori troppo riprogrammati, e quindi deprezzati, deve avere pazienza.

Tanto il campionato non lo vince.

Non si trova in una posizione tale da sperare di avere la vetta della classifica. Il bersaglio a cui mirare è la sopravvivenza in Serie A. E se si pensa che è solo colpa dell’allenatore, bisognerebbe che si guardasse anche alla squadra. Cosa che tanto male non fa. Ranieri può non essere in grado di fare il suo lavoro. Quindi la dirigenza dovrà allargare obbligatoriamente i suoi orizzonti, vedendo dove altri problemi non si risolvono.

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“Claudio Ranieri e la cabala dell’esordio con la Roma” di S. Auditore