Milan e Juventus non brillano. Un brutto spot per il calcio italiano, la sfida andata in scena a San Siro lo scorso sabato. Le due squadre non si sono quasi mai rese pericolose e hanno offerto davvero poco spettacolo. Mancanza di coraggio e di personalità, però con un distinguo piuttosto evidente: mentre a Motta questo pareggio scialbo può andare bene, viste le numerose assenze in campo, per il Milan il punto raccolto ha il sapore di un’altra occasione sprecata.
La noia domina il match
Milan e Juventus non brillano. Una partita lenta con zero sussulti, incapace di offrire emozioni e spettacolo in una sfida dai mille appassionanti precedenti. Teste bloccate dalla paura di sbagliare e gambe frenate di conseguenza. Un atteggiamento timoroso e contratto più evidente forse nel Milan, che in questo match aveva più da perdere. Ma anche i bianconeri non si sono esattamente dannati per provare a infilzare il Diavolo. Il pareggio alla fine è il risultato più giusto, ma questa volta si tratta di un pari a reti bianche che rispecchia al meglio l’andamento del match. Altro che partita da gustarsi in mondovisione.
Gli errori dei due allenatori
Sono in panchina da appena quattro mesi, eppure sia per Fonseca che per Thiago Motta i risultati faticano ad arrivare. La pessima esibizione di sabato scorso non ha fatto altro che confermare che il processo di crescita di queste squadre non solo procede in maniera lenta, ma che di progressi concreti se ne vedano troppo pochi in relazione alle aspettative. Dopo ben 13 giornate, i bianconeri restano l’unica imbattuta in Serie A ma pareggiando ben sette volte e restando a secco in quattro occasioni. Oltre a non aver mai vinto uno scontro con una diretta rivale. Dall’altra parte il Milan tra mille alti e bassi sta facendo certamente peggio in relazione alla Juventus ed al bagaglio di risultati e piazzamenti che erano arrivati con Stefano Pioli nelle passate stagioni. Urge un cambio di passo già a partire dai prossimi immediati impegni in Europa, quanto meno per spazzare via l’amaro in bocca lasciato dallo scontro diretto di San Siro.