L’ex giallorosso riflette sul momento della Roma, sottolineando l’importanza di un legame più saldo con la propria identità e tifoseria.
Ranieri come simbolo di rinascita
Stefano Desideri, ex giocatore della Roma, ha espresso la sua opinione sulla scelta di Claudio Ranieri per guidare la squadra in un momento complesso. Ai microfoni di Radio Mana Mana Sport, Desideri ha evidenziato come l’allenatore rappresenti una figura ideale per ricompattare un ambiente che negli ultimi tempi è stato frammentato da incomprensioni e scelte discutibili: “Ranieri è sicuramente l’uomo giusto. La Roma sta attraversando un periodo oscuro, fatto di tensioni e mancanza di coesione. Serve qualcuno che conosca questo mondo e ne comprenda le dinamiche”.
L’importanza della romanità
Secondo Desideri, uno degli errori più gravi della recente gestione è stato il distacco dalla tradizione e dalla passione che contraddistinguono la città e la sua tifoseria. “Questa proprietà non ha l’esperienza necessaria nel calcio e spesso è stata mal consigliata. Si è creduto che il problema fossero le persone troppo legate alla squadra, un errore che ora pesa”.
L’ex calciatore ha criticato la mancanza di attenzione verso i valori umani e culturali che contraddistinguono la Roma: “A Trigoria c’erano troppe persone negative, che hanno alimentato un clima sbagliato. Ora con Ranieri si tenta di ricostruire, ma c’è ancora scetticismo, soprattutto per il rapporto con figure storiche come Totti e De Rossi”.
La strada per la risalita
Desideri ha concluso sottolineando che per risollevarsi è fondamentale affidarsi a persone che incarnano lo spirito della squadra e della città: “Ranieri può essere il salvatore, ma bisogna accettare questo percorso. Serve un riconoscimento del valore umano che questa squadra ha sempre avuto. Ricostruire partendo dalla romanità non è un limite, ma un punto di forza”.
Commento personale
Desideri evidenzia un tema cruciale per la Roma: il rispetto e la valorizzazione della propria identità. La scelta di Ranieri potrebbe rappresentare non solo una soluzione tattica, ma anche un richiamo ai valori fondamentali che uniscono squadra, città e tifosi. Ritrovare questa coesione potrebbe essere la chiave per affrontare le sfide future con maggiore determinazione.