Rocco Commisso parla della Fiorentina, del progetto stadio e della squadra

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Il presidente della Fiorentina tocca temi cruciali riguardanti il ​​futuro del club e la sua visione del progetto sportivo e infrastrutturale.

Il progetto stadio: un passo fondamentale per Firenze

Rocco Commisso ha discusso apertamente del tema stadio, uno dei punti cruciali della sua presidenza. In un’intervista a La Nazione , il presidente della Fiorentina ha rivelato i dettagli delle sue conversazioni con la nuova sindaca di Firenze, Sara Funaro. “L’ho incontrata un paio di volte. Sembra che voglia di lavorare sodo e senza fare troppi annunci. Una conoscenza piacevole”, ha affermato Commisso, aggiungendo che il progetto stadio è un tema fondamentale per lui, ma che il cammino non è privo di difficoltà. Il presidente ha ammesso di avere dei rimpianti riguardo allo stadio, definendolo come “il mio più grande rimpianto”, ma ha confermato che sta cercando soluzioni che permettono a Firenze di avere uno stadio moderno e funzionale, pur non essendo completamente nuovo. Commisso ha sottolineato l’importanza di avere il controllo totale sui lavori e ha manifestato la sua disponibilità a valutare investimenti, a patto di avere informazioni chiare sui lavori già in corso.

Le scelte tecniche e il futuro della squadra

Passando alla squadra, Commisso ha parlato delle scelte fatte con il direttore sportivo Pradè e il direttore generale Ferrari. Dopo la delusione di Atene, il presidente ha deciso di proseguire con Vincenzo Italiano, ma poi ha scelto Raffaele Palladino come nuovo allenatore. “Ho ringraziato Italiano per il grande lavoro fatto, poi la scelta di Palladino ci èta la più giusta. Un grande lavoratore che aveva solo bisogno di tempo”, ha dichiarato Commisso, esprimendo sembrando soddisfazione per il lavoro svolto dall’attuale allenatore. “Oggi quella scelta mi pare sia stata azzeccata”, ha aggiunto.

Riguardo alle cessioni, il presidente ha risposto alle critiche ricevute, spiegando che con i soldi guadagnati dalle vendite sono stati acquistati undici nuovi giocatori. “Non siamo lì per caso, speriamo che duri”, ha commentato Commisso, confermando l’intenzione di mantenere una squadra competitiva.

L’italianità della Fiorentina: una questione di appartenenza

Infine, Commisso ha parlato del forte legame con l’Italia, che riflette anche nella composizione della rosa. “Come tutti gli italoamericani ho un forte senso di appartenenza alla Nazionale”, ha dichiarato, aggiungendo che ha sempre voluto più giocatori italiani nella sua squadra, possibilmente cresciuti nel settore giovanile del club, come accaduto con lui stesso. La scelta di dare spazio a talenti italiani rappresenta, dunque, un valore aggiunto per il presidente, che crede nel potenziale dei giovani cresciuti al Viola Park.

Commento personale

L’intervista di Rocco Commisso offre uno spaccato interessante sulla sua visione per il futuro della Fiorentina. Il presidente sembra determinato a superare le difficoltà legate allo stadio ea portare avanti il ​​progetto di una squadra competitiva, pur mantenendo un forte legame con l’identità italiana del club. La scelta di Palladino sembra essere stata premiata, ma resta da vedere come evolverà il progetto nei prossimi mesi, soprattutto in relazione alla costruzione di un nuovo stadio e alla gestione delle risorse per la squadra.



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