Romano Floriani Mussolini: Non giudicatemi per il mio cognome

Il Terzino della Juve Stabia si racconta alla Gazzetta dello Sport

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Romano Floriani Mussolini

Un cognome impegnativo

Romano Floriani Mussolini nasce a Roma nel 2003, la madre è l’ex parlamentare di Forza Italia Alessandra Mussolini. Il padre ex ufficiale della guardia di finanza Mauro Floriani. Il ragazzo esplode nella primavera della Lazio, quest’anno prestito alla Juve Stabia. 

Una famiglia con un cognome pesante, il bisnonno è Benito Mussolini, il nonno Romano Mussolini e la prozia Sofia Loren. L’albero genealogico del ragazzo è molto importante e influenza il pensiero della gente leggendo quel cognome sulla maglietta.

Romano Floriani Mussolini

La sua storia

Romano ha 21 anni, cresce nelle giovanili della Lazio, cresce nell’Under19 per poi aggregarsi alla primavera nel 2021. L’estate 2022 lo vede tra i protagonisti del ritiro ad Auronzo di Cadore con la prima squadra, anche nell’estate 2023 partecipa al ritiro pre-campionato, poi ad agosto viene ceduto in prestito al Pescara.  Collezionando 32 presenze e 2 assist. La scorsa estate la Lazio decide di nuovo di mandarlo in prestito, questa volta destinazione Juve Stabia. Collezionando tra campionato e coppa Italia, fino ad ora, 14 presenze e 2 assist.

L’intervista

All’interno della chiacchierata il ragazzo parla del suo cognome che spesso lo espone alla ribalta, ma il giocatore chiede di giudicarlo per come gioca non per la scritta sul posteriore della maglia.

 “Se il mio cognome incidesse sulla mia carriera sarebbe un dispiacere enorme – dice alla Gazzetta dello Sport – cosa ci posso fare? Quello che conta è quello che faccio in campo. Ma devo dire che finora è stato così”

poi parlando della madre Alessandra Mussolini:

“L’ha vissuta peggio. Da donna è più difficile. A lei è pesato di più, perché fa politica ed è molto esposta. Ma è da ammirare per come si difende”.

e conclude raccontando il suggerimento della madre:

“Lei dice di fregarmene. La gente parlerà sempre, io sono per le sfide: se devo far chiudere la bocca a chi ha pregiudizi sul mio cognome, lo faccio”.