Non c’è due senza tre: il ritorno di Claudio Ranieri

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Il ritorno di Claudio Ranieri. Atterrato ieri sera a Fiumicino, all’età di 73 anni Claudio Ranieri è pronto alla sua terza avventura sulla panchina giallorossa. È stato accolto da un bagno di folla di circa 200 tifosi romanisti, che sosterranno sempre un vecchio cuore giallorosso. Da oggi le prime sedute di allenamento a Trigoria, in cui il tecnico di Testaccio potrà compiere le prime scelte di formazione.

Come cambia la Roma

Il ritorno di Claudio Ranieri. Dopo un inizio di stagione turbolento a seguito di scelte societarie incomprensibili, l’incarico di riportare la squadra sulla retta via è stato affidato a Claudio Ranieri. Un allenatore esperto, capace di gestire le risorse in campo con lucidità e in grado di dare una nuova veste alla sua Roma. Nella sua ultima esperienza a Cagliari ha utilizzato numerosi sistemi di gioco, adoperando sia la difesa a tre che quella a quattro. I giallorossi presentano una folta rosa piena di esuberi. Fino ad oggi non c’è ancora distinzione tra titolari e possibili subentranti. Ivan Juric si è focalizzato sul gioco uomo contro uomo, prediligendo il 3-4-2-1 come sistema di gioco. Vedremo se Ranieri accoglierà quanto fatto dai suoi predecessori o stravolgerà tutto, dando una chiara impronta fin da subito.

Le questioni Dybala e Hummels

Il pilastro da cui ripartire è senza dubbio Paulo Dybala. La joya è dotata di ottime qualità, ma non è in grado di garantire la sua presenza con costanza. In quest’ultima annata si è rivelato piuttosto ai margini del progetto, anche per via del numero di presenze che portano al rinnovo di contratto automatico. Ranieri dovrà essere bravo nel riportare al centro del sistema di gioco un calciatore imprescindibile come l’argentino. Un’altra spinosa questione è quella riguardante Mats Hummels. Il tedesco protagonista la scorsa stagione nella cavalcata del Dortmund in finale di Champions, è stato sempre ignorato da Juric. L’ex allenatore della Roma ha preferito piuttosto adattare in difesa nel ruolo non naturale Angelino o Cristante, anziché impiegare un giocatore esperto come Hummels. Vedremo se le gerarchie in campo cambieranno con la nuova gestione targata Claudio Ranieri.