Il presidente del Porto parla delle sfide nel nuovo ruolo e delle ambizioni del club
Un cambio di ruolo, nuove sfide
André Villas-Boas, ex allenatore e ora presidente del Porto, ha raccontato ai microfoni di Sky Sport le emozioni e le difficoltà legate alla sua nuova posizione, in vista del match di Europa League contro la Lazio. “Più difficile controllare le emozioni, come allenatore hai sempre un po’ di controllo sulla partita mentre come presidente è tutto un altro mondo”, ha spiegato Villas-Boas. La sua esperienza in panchina gli ha conferito una comprensione profonda del gioco, ma ora deve affrontare responsabilità ben diverse, che includono la gestione finanziaria e strategica del club.
La sfida della gestione completa
Il ruolo di presidente richiede una visione a 360 gradi, e Villas-Boas non lo nasconde: “Devi controllare tutto, anche sotto l’aspetto finanziario. È un gran club, noi vogliamo sempre essere nella Champions e vincere il campionato”. Queste parole testimoniano la sua determinazione nel mantenere il Porto competitivo ai massimi livelli, sia a livello nazionale che internazionale.
Il peso della tradizione e l’obiettivo trofei
Villas-Boas ha sottolineato come il Porto sia da sempre motivato dai trofei e dalle vittorie, un aspetto che costituisce la base della sua identità: “Siamo sempre stati alimentati dai trofei ea quello puntiamo”. La storia vincente del club e l’ambizione di rimanere ai vertici rappresentano sia un orgoglio che una pressione costante per chi lo guida.
Commento personale
La transizione di André Villas-Boas da allenatore a presidente mostra quanto il mondo del calcio possa offrire sfide complesse anche ai professionisti più esperti. La sua determinazione e il desiderio di portare avanti la tradizione vincente del Porto indicano un futuro in cui il club continuerà a lottare per traguardi importanti. La partita contro la Lazio sarà un test significativo per capire come il club sta rispondendo alla visione di questo nuovo leader.