Un sogno realizzato
In un’intervista al Corriere della Sera , Claudio Ranieri ha raccontato i momenti più significativi della sua carriera, rivelando il percorso che lo ha portato a realizzare il sogno della sua infanzia: diventare un calciatore. Fin da bambino, Ranieri desiderava giocare a calcio e, attraverso impegno e dedizione, è riuscito a trasformare quel sogno in realtà, facendo il suo debutto nella Roma prima di continuare la sua carriera.
Il Ruolo di Mentore di Mazzone
Ranieri ha ricordato anche l’influenza di Carlo Mazzone, uno dei suoi più grandi maestri, che gli trasmise un concetto molto caro ai tifosi giallorossi: “Se non si allena la Roma, non si è veri allenatori”. Questo pensiero, secondo Ranieri, descrive l’intensità e la sfida che comporta allenare una squadra tanto passionale quanto esigente come la Roma.
La prima chiamata e i dubbi
Quando fu chiamato per la prima volta ad allenare la Roma, Ranieri non nascose le sue esitazioni. Ha confessato di aver riflettuto a lungo prima di accettare, temendo di non essere all’altezza delle aspettative. Allenare la Roma, infatti, non è solo una questione di tecnica e tattica, ma anche di capacità di gestire le emozioni e le pressioni che derivano dal ruolo.
Il Significato della Roma per Ranieri
Allenare la Roma ha avuto un significato speciale per Ranieri, essendo legato non solo al suo passato da calciatore, ma anche alla città e ai valori del calcio romano. Questa esperienza, anche se non privata di sfide, ha contribuito in maniera determinante a definire il profilo di Ranieri come allenatore, un uomo capace di trasmettere ai suoi giocatori la passione e l’impegno che lo hanno sempre contraddistinto.