NBA: Stephen Curry infortunio

Sconfitta ancor più amara per Golden State Warriors

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NBA Infortunio Curry

NBA: Infortunio per Stephen Curry e sconfitta
La sconfitta di Golden State è ancora più amara.

La partita tra Golden State Warriors e i Clippers ci regala una vittoria della squadra di Los Angeles a seguito di una partita che rimane sempre in equilibrio nei quattro quarti. Finisce 104 – 112 per la squadra ospite.

Nel Chase center di San Francisco si è giocata una partita che sin da subito si è rivelata molto equilibrata, il primo quarto termina 34-34. Gli altri tre terminano vedendo sempre in vantaggio i Clippers per pochi punti. Ma il risultato del match è passato in secondo piano, quando a pochi minuti dal termine del terzo quarto, il giocatore più rappresentativo del team di San Francisco esce per infortunio.

Stephen Curry, esce claudicante per via di un dolore alla caviglia sinistra. Dopo aver ricevuto le cure mediche prova a rientrare in campo nel quarto quarto. Ma la sua permanenza sul parquet dura poco per il riacutizzarsi del dolore, che lo costringe ad uscire definitivamente.

NBA: Infortunio per Stephen Curry e sconfitta

La carriera, del 4 volte campione della NBA con GSW, è stata spesso interrotta dagli infortuni, ma negli ultimi anni aveva trovato il modo di gestirsi limitando le sue assenze. Il play, già aveva precedenti con infortuni dello stesso tipo. Lo scorso anno un lieve infortunio alla caviglia destra lo costrinse a saltare alcune partite.

Tempi di recupero

Il detentore del record del maggior numero di triple in una singola stagione (402 nell’annata 2015-2016), attende di fare le analisi specifiche per quantificare il livello della distorsione. Ma se prendiamo in considerazione le parole del coach Steve Kerr nel post-partita:

“Si è già slogato la caviglia molte volte in passato, quindi non pensa che sia troppo grave. Ma, ovviamente, è motivo di preoccupazione

lasciano un briciolo di speranza.

Se dovesse essere lieve il suo infortunio, e stando alle esperienze passate, potremmo rivederlo in campo in 2-3 settimane. Ma fino agli accertamenti strumentali non si può stare tranquilli.