Nell’edizione odierna di Tuttosport, Massimo Giletti ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla situazione delle curve di Milan e Inter. Secondo Giletti, c’è il rischio che lo Stato possa considerare le curve degli stadi come delle “zone franche”, di fatto abbandonandole nelle mani della criminalità. Questo allarmante scenario è emerso in seguito alla recente morte di Antonio Bellocco, una figura di spicco di una delle cosche più pericolose. La sua scomparsa ha spinto le autorità a sentirsi obbligate a intervenire, ma Giletti si interroga sui tempi e sull’efficacia di tali interventi.

La Necessità di Interventi Concreti

Giletti ha messo in evidenza l’importanza di affrontare in modo diretto le infiltrazioni mafiose negli stadi, sottolineando come non possa essere necessario attendere eventi tragici per stimolare azioni concrete. Ha anche fatto riferimento a intercettazioni emerse in un’inchiesta condotta nel 2018, ponendo domande su dove sia finita quella ricerca e perché non abbia avuto sviluppi significativi. Il conduttore ha espresso la necessità di avere risposte chiare e concrete, affinché la giustizia sportiva possa intervenire efficacemente e fare il proprio corso.

Un Appello alla Responsabilità

Il messaggio di Giletti va oltre la semplice denuncia: è un appello alla responsabilità delle istituzioni e delle autorità competenti. È fondamentale che la sicurezza degli stadi e la lotta contro la criminalità organizzata siano priorità per chiunque gestisca gli eventi sportivi. La presenza di infiltrazioni mafiose nelle curve rappresenta non solo un problema di ordine pubblico, ma anche una questione che compromette l’integrità del calcio, un valore fondamentale per milioni di tifosi.

Considerazioni Personali

Ritengo che le parole di Giletti siano un richiamo necessario a non sottovalutare il problema della criminalità negli stadi. La passione per il calcio non deve essere compromessa da elementi esterni che ne minacciano la sicurezza e l’integrità. La vera sfida sarà quella di tradurre le parole in azioni concrete, affinché gli stadi possano tornare ad essere luoghi di festa e sportività, lontani da ogni forma di violenza e illegalità.