Milan: Leao contro tutti

Il portoghese fatica ad uscire dalla crisi

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Leao contro tutti. Il caso Leao è sempre più aperto. Sabato scorso il talento portoghese è stato escluso dal Mister Fonseca per la sfida contro l’Udinese, mentre ieri sera è uscito al minuto 60, lasciando il posto ad Okafor che pochi secondi dopo avrebbe deciso il match. Al termine della gara, l’ex Lille si è immediatamente rifugiato negli spogliatoi, rinunciando al consueto saluto della Curva.

Il caso Leao entra nel vivo

Leao contro tutti. L’attaccante rossonero è al centro di continue polemiche e turbolenze che durano da inizio stagione. Prima la deludente prestazione a Parma, poi il controverso cooling break contro la Lazio e adesso l’uscita di scena tra i fischi di San Siro nel delicato match di Champions vinto dai rossoneri. Rafa Leao si era reso protagonista di alcune importanti accelerazioni nel primo tempo, ma si è ancora una volta dimostrato troppo lezioso e mai effettivamente pericoloso sotto porta. Fonseca non ha esitato a sostituirlo e il Milan ha subito trovato la carica per portare a casa la partita, grazie al contributo del subentrato Okafor, proprio nel ruolo del portoghese.

I numeri del portoghese

Autore di appena un gol in campionato nella trasferta contro la Lazio, in Europa Leao non si è ancora sbloccato. Fin qui in Champions ha siglato una sola rete in venti presenze, nella partita di San Siro contro il Psg vinta dai rossoneri 2-1. Questi numeri sono chiaramente lo specchio del momento più difficile dal 2019, anno in cui il portoghese è approdato a Milano.

Le scelte di Fonseca

Il tecnico del Milan si è dimostrato fin da subito deciso e determinato nel compiere le proprie scelte. Non ha mai trattato con le pinze nessun top giocatore, nemmeno il suo connazionale Rafa Leao. Fonseca ha mostrato con la solita chiarezza e trasparenza che i suoi calciatori devono guadagnarsi il posto in campo da titolari con il duro lavoro e l’impegno quotidiano. Nella partita di ieri il tecnico portoghese ha dato spazio al sedicenne Francesco Camarda, che ha fatto il suo debutto in Champions. Il giovane talento rossonero è l’emblema di ciò che richiede Fonseca: qualità mista a tanta umiltà.