Non sono un assassino: un thriller dalle ambizioni deludenti

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“Non sono un assassino” è un thriller italiano del 2019 diretto da Andrea Zaccariello, che si propone di esplorare il lato più oscuro della coscienza umana. Con un cast di attori di spicco, tra cui Riccardo Scamarcio, Alessio Boni, Edoardo Pesce e Claudia Gerini, il film si sviluppa attorno a un omicidio che scuote il mondo del protagonista, il vice questore Francesco Prencipe.

La trama: un omicidio misterioso

La storia inizia con Francesco Prencipe (Riccardo Scamarcio) che esce di casa per incontrare il suo migliore amico, il giudice Giovanni Mastropaolo (Alessio Boni), dopo un lungo periodo di assenza. Tuttavia, il piano di una semplice riunione si trasforma in un incubo quando il giudice viene trovato morto proprio nella stessa mattina del loro incontro. Questo evento catastrofico getta Prencipe in un vortice di sospetti e colpe, costringendolo a confrontarsi non solo con il mistero dell’omicidio, ma anche con i demoni della sua coscienza.

Un thriller con idee poco sviluppate

Nonostante le premesse intriganti, “Non sono un assassino” fatica a mantenere il ritmo e l’intensità necessari per un thriller di successo. La trama si presenta come un puzzle avvincente, ma man mano che il film avanza, diventa chiaro che non riesce a capitalizzare pienamente le sue ambizioni. I colpi di scena, che dovrebbero mantenere alta la tensione, risultano prevedibili e spesso forzati, privando la storia di quel senso di urgenza e coinvolgimento che ci si aspetta da un thriller.

Il film si affida anche a una regia che, pur cercando di evocare atmosfere cupe e inquietanti, non riesce a creare una vera e propria suspense. Le dinamiche tra i personaggi, sebbene ben interpretate, non sempre si traducono in una narrativa fluida, e il dialogo risulta a volte poco incisivo.

Commento personale

“Non sono un assassino” si presenta come un’opportunità sprecata per esplorare tematiche complesse e sfaccettate. Sebbene Riccardo Scamarcio e gli altri attori offrano interpretazioni solide, la sceneggiatura non riesce a dare loro lo spazio necessario per brillare. Personalmente, ho trovato che il film non riesca a mantenere il coinvolgimento del pubblico, deludendo le aspettative create da un’idea di base promettente. È un thriller che, purtroppo, non riesce a lasciare un segno significativo e si perde in una narrazione che avrebbe potuto essere molto più incisiva e avvincente.



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