Il Bologna esce da Marassi con l’amaro in bocca, dopo aver illuso i suoi tifosi per i primi 45 minuti di una gara che sembrava indirizzata verso i tre punti. Contro un Genoa decimato dagli infortuni e in piena crisi, la squadra di Vincenzo Italiano ha indossato la maschera del più forte, gestendo con sicurezza il primo tempo e dando l’impressione di poter dominare la partita. Tuttavia, il secondo tempo ha visto un drammatico calo di rendimento, lasciando spazio al Genoa, che ha saputo approfittare delle incertezze bolognesi per ribaltare l’inerzia del match.

Un primo tempo da protagonisti

Il Bologna ha iniziato la partita con il piede giusto, mettendo subito sotto pressione un Genoa in difficoltà. Il possesso palla e la fluidità di gioco hanno permesso alla squadra emiliana di creare diverse occasioni pericolose, dando la sensazione di essere in pieno controllo del match. Con un Riccardo Orsolini particolarmente ispirato, il Bologna ha sfiorato il vantaggio più volte, ma la poca concretezza sotto porta ha impedito alla squadra di concretizzare la supremazia territoriale.

Il crollo nella ripresa

Il secondo tempo ha visto un cambio radicale nel copione. Il Bologna, che fino a quel momento aveva gestito bene la partita, ha iniziato a commettere errori, soprattutto in fase difensiva e nella gestione del pallone. Il Genoa, pur senza brillare, ha capito che poteva approfittarne, mostrandosi più affamato e determinato a invertire la rotta. La squadra di Marco Ottolini, pur limitata dagli infortuni, ha trovato l’energia per reagire e mettere in difficoltà i rossoblù.

L’incapacità del Bologna di chiudere il match si è trasformata in un boomerang, con il Genoa che ha preso coraggio e ha trovato la rete che ha sancito l’ennesima occasione sprecata per i ragazzi di Italiano. I cambi non hanno sortito l’effetto sperato, e la squadra è apparsa disorientata, incapace di ritrovare il ritmo del primo tempo.

Rimpianti e riflessioni

Per il Bologna, il pareggio di Marassi lascia spazio a molti rimpianti. La squadra aveva tutte le carte in regola per portare a casa i tre punti, ma una mancanza di concretezza sotto porta e un crollo fisico e mentale nella ripresa hanno vanificato gli sforzi iniziali. Italiano dovrà riflettere su cosa non ha funzionato nella gestione del match, soprattutto considerando che il Genoa, pur lottando con le assenze, ha dimostrato di avere più fame.

Questa sconfitta parziale potrebbe essere una lezione importante per il Bologna, che dovrà imparare a mantenere alta l’intensità per tutti i 90 minuti se vuole puntare a risultati più ambiziosi in questa stagione.