Nicolò Barella, centrocampista dell’Inter, è stato spesso ricordato per il suo carattere impulsivo, le proteste in campo e una certa dose di nervosismo. Tuttavia, intervistato al canale YouTube di Matteo Caccia, l’ex giocatore del Cagliari ha raccontato come quel Nicolò faccia ormai parte del passato, lasciando spazio a un Barella più maturo e consapevole.
La crescita personale
Barella ha ammesso di essere cambiato molto nel corso degli ultimi anni, acquisendo una maggiore esperienza e serenità. “Sono cresciuto, ora ho più esperienza e cerco di essere meno impulsivo”, ha dichiarato, mostrando come la sua maturazione non sia stata solo tecnica, ma anche emotiva. L’atleta ha riconosciuto che, in passato, il suo desiderio di dimostrare continuamente il proprio valore lo portava a essere sempre sotto pressione, tanto da non riuscire a godersi pienamente ciò che lo circondava.
Oggi, Nicolò è cambiato: “Cerco di divertirmi di più, non sono più chiuso come prima. Non ho più voglia di vivere così, mi godo molto di più le fortune che ho”. Parole che riflettono un Barella più sereno e capace di apprezzare le gioie del suo percorso, tanto professionale quanto personale.
Il nuovo Barella in campo
Questa trasformazione si riflette anche nel suo modo di approcciarsi al calcio. Se prima la necessità di emergere lo spingeva a cercare sempre il gol o l’assist, ora è pronto a mettersi al servizio della squadra, senza la pressione di essere protagonista assoluto. “Prima volevo sempre dimostrare, ora posso anche mettermi da parte e non fare gol o assist ma aiutare i miei compagni”, ha detto Barella, evidenziando una consapevolezza rara per un giocatore della sua età.
Barella ha concluso l’intervista rivelando che la stagione passata, nonostante i pochi gol segnati, è stata la più soddisfacente della sua carriera. Questo perché ha finalmente compreso l’importanza di essere un leader silenzioso, capace di dare il massimo anche senza gesti eclatanti.
Commento finale
La crescita personale di Barella è evidente e rappresenta un grande passo per la sua carriera. Oltre alle sue indiscutibili qualità tecniche, ora l’Inter può contare su un giocatore più maturo e completo, pronto a fare la differenza non solo con i piedi, ma anche con la testa.