Un Nuovo Capitolo in Svizzera
Simone Pafundi, talento classe 2006 di proprietà dell’Udinese e attualmente in prestito al Losanna, ha rilasciato un’intervista a Cronache di Spogliatoio in cui ha parlato della sua esperienza nel campionato svizzero e delle sue ambizioni future. L’accordo di prestito con il Losanna scadrà il 31 dicembre, ma Pafundi sembra pronto a tornare in Italia e ad affrontare la sfida della Serie A. Durante la sua avventura in Svizzera, ha avuto modo di approfondire la fase difensiva, un aspetto fondamentale per un calciatore giovane che aspira a competere a livelli elevati. “Ho imparato soprattutto la fase difensiva: ci sono tanti capovolgimenti di fronte,” ha affermato.
Nonostante i numeri possano non riflettere il suo potenziale, Pafundi è fiducioso riguardo ai progressi fatti: “Guardando le partite, direi di no. E poi sono cresciuto fisicamente e in fiducia”. Queste esperienze, unite al suo tempo trascorso con la Nazionale Under 20, sembrano averlo preparato bene per il suo ritorno in Italia.
La Maglia Azzurra e il Debutto
Pafundi ha anche parlato della sua emozionante esperienza con la Nazionale maggiore. Convocato inizialmente per uno stage da Roberto Mancini, non si aspettava di ricevere una chiamata ufficiale per far parte della squadra. Il momento in cui ha ricevuto la notizia è stato particolarmente emozionante: “Stavo andando in pullman a Napoli quando mi ha chiamato Corradi, il mio ct nelle Under. Mi ha detto: ‘Un uccellino mi ha detto che…’. Sono impazzito”, racconta il giovane calciatore, ancora incredulo per la chiamata.
La tensione iniziale è stata presto sostituita dalla gioia: “Sono arrivato in Nazionale che ero molto teso, ma sono stati i 10 giorni più belli della mia vita”. Pafundi ha ricevuto supporto dai compagni di squadra, come Gnonto, Scalvini e Miretti, che lo hanno aiutato a integrarsi nel gruppo. Infine, è riuscito a debuttare in una partita contro l’Albania, un traguardo che ha definito “incredibile”.
Commento Personale
La determinazione di Simone Pafundi è evidente e la sua crescita sia in campo che come individuo è notevole. L’esperienza in Svizzera, pur con le sue sfide, sembra averlo preparato bene per il suo futuro in Serie A. La sua chiamata nella Nazionale maggiore dimostra il riconoscimento del suo talento e il potenziale che ha davanti. Se riuscirà a mantenere questa traiettoria ascendente, il futuro per lui e per i suoi tifosi potrebbe riservare grandi sorprese. La sua storia è un ulteriore esempio di come i giovani calciatori possano emergere e brillare, conquistando posti di rilievo sia a livello di club che di nazionale.
