Dopo la riduzione della squalifica per doping, la Juventus e Pogba sono pronte a discutere la risoluzione del contratto. Il centrocampista francese potrebbe ora cercare nuove opportunità lontano da Torino.
Il verdetto del TAS e l’addio alla Juventus
Con il verdetto emesso dal TAS di Losanna, si chiude definitivamente il capitolo doping che ha coinvolto Paul Pogba. La squalifica è stata ridotta, riconoscendo che l’assunzione della sostanza dopante è avvenuta in maniera non intenzionale. Tuttavia, Pogba è stato ritenuto colpevole di non aver prestato sufficiente attenzione ai farmaci, un aspetto che ha contribuito alla sua sanzione. Questo episodio ha aperto la strada alla Juventus per avviare una risoluzione del contratto con il giocatore, un passo ormai inevitabile secondo le ultime indiscrezioni.
I dirigenti bianconeri e i legali di Pogba stanno ora lavorando per sciogliere il vincolo contrattuale che attualmente scade nel 2026. Nonostante la riduzione della squalifica, non sembrano esserci margini per un ritorno in squadra. La Juventus, con il direttore sportivo Cristiano Giuntoli e l’allenatore Thiago Motta, ha già sottolineato che Pogba è fermo da troppo tempo, e una sua permanenza appare ormai fuori discussione. Anche la presenza di Pogba allo Stadium, per la prima volta dalla squalifica, sembra più un segnale di commiato che di un possibile rilancio.
Le opzioni per il futuro: De Zerbi o USA?
Con l’addio alla Juventus ormai imminente, il futuro di Paul Pogba si fa sempre più incerto. Le opzioni sul tavolo sono diverse, ma due piste sembrano prevalere. La prima, più affascinante, riguarda un possibile ritorno in Francia con l’Olympique Marsiglia. Lì, Pogba ritroverebbe vecchi compagni come Adrien Rabiot e potrebbe lavorare con un allenatore del calibro di Roberto De Zerbi, noto per il suo approccio innovativo e il suo gioco dinamico. Questa opzione potrebbe rappresentare una rinascita per Pogba, che potrebbe sfruttare l’ambiente familiare e l’esperienza di De Zerbi per rilanciarsi ai massimi livelli.
Tuttavia, la pista più concreta sembra portare negli Stati Uniti, con la MLS che potrebbe diventare la nuova destinazione del centrocampista francese. Pogba ha già una casa a Miami, e la vita negli Stati Uniti potrebbe rappresentare una scelta ideale sia dal punto di vista personale che professionale. La Major League Soccer è diventata una meta ambita per molte stelle europee in fase calante, offrendo un campionato competitivo ma meno esigente rispetto ai principali tornei europei. La presenza di Pogba in MLS potrebbe anche avere un forte impatto mediatico, contribuendo alla crescita del calcio negli USA e permettendogli di vivere una seconda carriera in un contesto più rilassato.
Un nuovo capitolo per Pogba
A marzo 2025, Pogba compirà 32 anni, un’età che lo pone di fronte a una fase cruciale della sua carriera. Il centrocampista, che ha vissuto momenti di grande successo con la maglia della Juventus e della nazionale francese, si trova ora a dover ripartire dopo un periodo difficile, segnato da infortuni e problemi disciplinari. Il trasferimento in MLS potrebbe rappresentare un’opportunità per Pogba di ritrovare serenità e continuità, senza la pressione delle aspettative che hanno accompagnato la sua carriera in Europa.
Allo stesso tempo, la possibilità di lavorare con un allenatore come De Zerbi al Marsiglia potrebbe stimolarlo a restare competitivo in un campionato europeo e a mettere in mostra nuovamente il suo talento. Il legame con l’Europa e con il calcio di alto livello è ancora forte, ma molto dipenderà dalle ambizioni e dai desideri personali del giocatore.
Conclusione
In ogni caso, il capitolo con la Juventus sembra ormai chiuso. Dopo la vicenda doping e i numerosi problemi fisici, Pogba è pronto a voltare pagina. Il suo futuro sarà certamente interessante da seguire, sia che decida di rilanciarsi in Europa con il Marsiglia, sia che scelga un’avventura oltreoceano negli Stati Uniti. Un giocatore con il suo talento e la sua esperienza ha ancora molto da offrire, ma la sfida sarà trovare il giusto equilibrio tra ambizione e necessità di trovare stabilità, sia dentro che fuori dal campo.