Inchiesta curve Inter e Milan: arrivano i primi interrogatori

I capi ultrà restano in silenzio

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Arrivano i primi interrogatori. La commissione Antimafia ha acquisito gli atti dell’inchiesta giudiziaria nei confronti degli ultras di Inter e Milan per presunti affari illeciti, violenze ed estorsioni. Inoltre continuano gli interrogatori anche nei confronti dei membri delle due società per eventuali infiltrazioni in tali fatti.

Chi sono i capi ultrà arrestati

Arrivano i primi interrogatori. Da tempo le due tifoserie hanno avviato un patto di non belligeranza, ma ciò che appare ancora più sconcertante è l’attività in piena sinergia per accumulare al massimo i profitti generati dallo stadio San Siro. Si tratta infatti di un piano trasversale attuato tra Lucci, Beretta e Ferdico per trarre il massimo dei guadagni. Il primo sospettato appartiene alla frangia nerazzurra e corrisponde al nome di Andrea Beretta, già in carcere per l’uccisione di Antonio Bellocco, esponente della ‘ndrangheta. Nel mirino anche Marco Ferdico, arrestato insieme a suo padre Gianfranco. Ai domiciliari Debora Turello, ovvero la contabile del gruppo con quartier generale al baretto fuori lo stadio. In casa Milan spicca il nome di Luca Lucci, storico volto del tifo organizzato rossonero insieme a suo fratello Francesco e già condannato per narcotraffico e reati da stadio.

Prevale il silenzio

I primi ultrà nerazzurri e rossoneri sono stati ascoltati durante alcuni interrogatori ma si sono tutti avvalsi della facoltà di non rispondere. Sia i principali capi della curva nord che quelli della sud sono stati ascoltati. In particolare il legale di Beretta ha spiegato ai cronisti: “Non c’è stata alcuna minaccia né sulle tessere né sui biglietti, salvo quando è stata fatta pressione per avere i biglietti per la finale di Champions ad Istanbul. Beretta non aveva alcun rapporto con i calciatori”.

Le conseguenze per i due club

In questi giorni si sta cercando di fare chiarezza sul ruolo ricoperto dai due club di Inter e Milan nella vicenda. I tesserati delle due squadre rischiano al massimo alcuni mesi di squalifica. Invece pare piuttosto improbabile che i due club possano incorrere in possibili penalizzazioni.