Tammy Abraham, uno degli ultimi acquisti del Milan nel mercato estivo, si è raccontato in un’intervista a Milan TV, condividendo le sue emozioni, le sue fonti di ispirazione e il significato profondo che ha per lui indossare la maglia rossonera. Con umiltà e gratitudine, l’attaccante inglese ha parlato del suo percorso di vita, del suo rapporto con la fede e della forte connessione con la sua famiglia.

La fede e l’arrivo al Milan

Abraham non ha nascosto quanto la fede sia importante nella sua vita: “Non sono nessuno senza Dio. Anche prima di arrivare al Milan, pregavo ogni giorno nella speranza che potesse succedere qualcosa di buono per me. Sono immensamente grato di essere qui, in un club così prestigioso”. Il trasferimento al Milan rappresenta un sogno realizzato per il giovane attaccante, che ha descritto il suo arrivo come un grande onore: “Sono cresciuto seguendo questo fantastico club, e adesso poter giocare per il Milan è un sogno che si avvera”.

Gli idoli di Abraham: Thierry Henry e la famiglia

Cresciuto in una famiglia di tifosi dell’Arsenal, Abraham ha rivelato che Thierry Henry è stato il suo idolo calcistico fin da piccolo. “Guardavo molte partite dell’Arsenal e Thierry Henry era il mio idolo. È grazie a lui che ho voluto fare l’attaccante, e ancora oggi cerco di imitare alcuni suoi movimenti”. Ma Henry non è l’unico giocatore che ha influenzato la carriera di Abraham: “Ci sono così tanti grandi giocatori che ho ammirato, come Ronaldo e Drogba. Vederli giocare mi ha ispirato a migliorare e a seguire le loro orme”.

Oltre ai suoi idoli calcistici, Abraham ha parlato anche delle sue fonti di ispirazione fuori dal campo, i suoi genitori. “Sono stati la mia ispirazione per tutta la vita. Hanno sempre creduto in me e mi hanno aiutato a rimanere concentrato sui miei obiettivi. Anche mio fratello e mia sorella hanno avuto un ruolo importante nel mio percorso”.

Il legame con la famiglia

Il rapporto con la sua famiglia è un tema ricorrente nelle parole di Abraham. L’attaccante ha condiviso alcuni aneddoti divertenti riguardo alla sua infanzia, raccontando come lui e suo fratello avessero iniziato a dimostrare la loro passione per il calcio fin da piccoli: “Abbiamo cominciato a rompere qualsiasi ornamento in casa, specialmente lampade, giocando a pallone. È stato allora che i nostri genitori hanno capito che volevamo diventare calciatori”. Abraham ha anche ricordato come suo fratello abbia inizialmente mostrato più interesse per le macchine che per il calcio, ma alla fine è stato contagiato dalla passione per lo sport. “Nella nostra famiglia si respirava calcio, guardavamo le partite insieme ogni weekend. Anche mia sorella oggi probabilmente guarda più partite di me! È bello avere una passione comune che ci unisce”.

Sguardo al futuro

Tammy Abraham arriva al Milan con grandi aspettative, sia da parte dei tifosi che da parte dello staff tecnico. Il club rossonero vede in lui un elemento fondamentale per rafforzare il reparto offensivo e punta sulle sue qualità per contribuire al successo della squadra. Con il suo talento e la sua determinazione, Abraham è pronto a scrivere un nuovo capitolo della sua carriera, portando avanti la tradizione dei grandi attaccanti che hanno indossato la maglia rossonera.

L’avventura di Abraham al Milan è appena iniziata, ma l’attaccante inglese ha già mostrato di avere le idee chiare sul suo futuro: “Voglio dare il massimo per questa maglia, lavorare duro e onorare il club. Sono qui per vincere e fare felici i tifosi”. Le sue parole riflettono non solo l’ambizione, ma anche la gratitudine per essere arrivato in uno dei club più prestigiosi al mondo.

Con la guida di Stefano Pioli e il supporto dei suoi compagni di squadra, Abraham è pronto a mettersi alla prova in Serie A e a contribuire al successo del Milan, con la speranza di diventare una figura chiave per i rossoneri nei prossimi anni.