Moggi analizza il campionato italiano

Le parole di Moggi

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An Milano 03/06/2014 - conferenza stampa di presentazione libro 'Il pallone lo porto io' / foto Andrea Ninni/Image nella foto: Luciano Moggi

Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, ha rilasciato dichiarazioni pungenti sulla Serie A attuale, commentando la distanza crescente tra l’Inter e le sue rivali, i problemi strutturali della Juventus, e la necessità di un intervento drastico per salvare il Milan. Nelle sue osservazioni pubblicate su Libero, Moggi ha analizzato la situazione delle tre grandi squadre del campionato italiano, offrendo suggerimenti e critiche che non sono passate inosservate.

L’Inter di Inzaghi: Una squadra dominante

Luciano Moggi ha sottolineato come l’Inter, sotto la guida di Simone Inzaghi, stia dimostrando una superiorità crescente rispetto alle altre contendenti della Serie A. “La distanza tra l’Inter e le rivali è aumentata”, ha affermato Moggi, ponendo l’accento sulla preparazione precoce della squadra nerazzurra. Mentre molti club aspettano l’apertura ufficiale del mercato per completare le proprie rose, i dirigenti dell’Inter avevano già messo a segno i colpi necessari con largo anticipo, dando così al tecnico la possibilità di lavorare con un gruppo ben definito sin dalle prime battute della stagione.

Il risultato di questa pianificazione si è visto sul campo: l’Inter ha schiacciato l’Atalanta a San Siro, dimostrando uno strapotere che la rende, secondo Moggi, la squadra da battere per il titolo. “Non è che abbiano strafatto”, ha detto Moggi, “ma hanno messo in campo tutto quello che serve per dominare in Serie A.”

Questa valutazione rende evidente come l’Inter sia riuscita a mantenere e potenziare la propria identità vincente, evitando le crisi e i passi falsi che spesso accompagnano i cambiamenti estivi.

Juventus: Regina del mercato o illusione?

Se l’Inter è il modello di efficienza, Moggi è molto più critico nei confronti della Juventus. Nonostante la squadra torinese sia stata definita da molti “la regina del mercato estivo” per via dei numerosi movimenti in entrata e in uscita, Moggi invita a riflettere sulla reale efficacia di queste operazioni. Secondo lui, la Juventus aveva bisogno di rinforzi in ogni reparto, ma la campagna acquisti non ha portato la qualità necessaria per competere ad alti livelli.

Il pareggio casalingo contro la Roma ha evidenziato le lacune della squadra di Allegri. “Appena all’Allianz si è presentato un avversario diverso, ma non eccelso come qualità, i tifosi hanno dovuto riavvolgere il film che si erano fatti,” ha dichiarato Moggi. Questo commento riflette la delusione crescente tra i sostenitori bianconeri, che si aspettavano una squadra più competitiva, capace di tornare ai vertici del calcio italiano ed europeo.

Milan: L’urgenza di affidarsi a Ibrahimovic

Forse la critica più dura da parte di Moggi è rivolta al Milan. Sotto la guida di Paulo Fonseca, i rossoneri stanno attraversando un momento difficile. I risultati non arrivano, e la mancanza di coesione in campo è evidente, soprattutto a centrocampo. Secondo Moggi, uno degli episodi più significativi di questa crisi è stato il cooling break durante una recente partita, in cui Theo Hernandez e Rafael Leao si sono “autoesclusi” dalla riunione tecnica, manifestando una sorta di disconnessione dal resto della squadra.

Per Moggi, la soluzione è chiara: il Milan ha bisogno di dare pieni poteri a Zlatan Ibrahimovic. “Secondo noi, dare i pieni poteri a Ibrahimovic non è un fatto dovuto ma una necessità”, ha affermato. Ibrahimovic, che ha già dimostrato di essere una figura di riferimento all’interno dello spogliatoio rossonero, potrebbe rappresentare l’elemento chiave per ristabilire ordine e disciplina in una squadra che sembra aver perso la sua identità.

Moggi vede in Ibrahimovic non solo un grande giocatore, ma un leader naturale che può ispirare i suoi compagni di squadra e riportare il Milan sui giusti binari. Con il carisma e l’esperienza di Zlatan, il Milan potrebbe trovare la strada per uscire dalla crisi attuale e tornare a competere ai massimi livelli.



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