Scorzè, un podio che sa di vittoria per Cavazzina

Tante disavventure per il portacolori di Omega che non si è mai arreso, portando al termine la due giorni veneziana con una seconda piazza che vale un successo.

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Scorzè, un podio che sa di vittoria per Cavazzina

Il Rally Città di Scorzè non ha dato tregua a Mirko Cavazzina, unico sceso in campo a difendere i colori di Omega con la sua Renault Clio RS di gruppo N.
Il portacolori della scuderia di Verona, in coppia con Giulia Padovan sulla francesina seguita da L.P. Race, incappava in un primo sgambetto della sorte già durante lo shakedown.

“Dopo cento metri da inizio shakedown si è aperto il cofano” – racconta Cavazzina – “ed il risultato è stata la rottura del parabrezza ma, grazie al lavoro del team, siamo riusciti a sostituirlo per poterci presentare in tempo alla prova spettacolo. Il weekend partiva in salita.”

In una lotta già preannunciata contro la sorte Cavazzina finiva poi vittima del cedimento della pompa dell’idroguida, avvenuta durante il primo giro sulla speciale spettacolo di Sabato sera.

“Poco dopo il via della spettacolo si è rotta la pompa dell’idroguida” – aggiunge Cavazzina – “ma non c’era modo di poterla sostituire così abbiamo deciso di provare a continuare lo stesso, alzando le pressioni delle gomme posteriori e lavorando di freno a mano in vista di Domenica.”

La giornata seguente diventava un vero e proprio calvario per la punta della compagine scaligera, autore di due testacoda a “Fassinaro” ed a “Piombino Dese”, che non si traducevano in danni pesanti se non in termini di secondi persi nei confronti del cronometro.
La seconda posizione finale in classe N3 e la decima in gruppo RC5N vengono accolte con soddisfazione per le condizioni nelle quali sono maturate, lasciando un pizzico di rammarico.

“A parte la rottura della pompa la vettura si è comportata bene” – conclude Cavazzina – “anche se resta l’amarezza per non esserci goduti questo Scorzè nel pieno della competitività. Queste strade sono sempre tanto affascinanti quanto insidiose ma ammetto che ci siamo anche divertiti ad usare il freno a mano al posto dello sterzo. Io e Giulia abbiamo fatto qualcosa di fantastico, portando al termine una Domenica in queste condizioni. Grazie, di cuore, a Motultech, a Bepi della Carrozzeria Quadrifoglio ed a Lino Acco, Senza di loro non avremmo nemmeno corso qui. Grazie a Giulia, mia navigatrice e compagna di vita. Grazie ad Omega, ad L.P. Race ed a tutti i partners. Probabilmente ci rivedremo al prossimo Bassano.”



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