Ceccon ci regala un sogno: è oro olimpico nei 100 dorso

Argento con rammarico per Macchi nel fioretto

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Ceccon oro nei 100 dorso. Un’altra giornata ricca di emozioni per tutti i tifosi azzurri, che hanno potuto gioire per la grande vittoria di Thomas Ceccon. Non sono poi mancate le polemiche arbitrali, come nel caso della discussa finale di Filippo Macchi nella finale per l’oro del fioretto maschile.

Il secondo oro nel nuoto

Ceccon oro nei 100 dorso. Si riconferma un successo fin qui l’avventura degli azzurri nel nuoto, con un altro oro dopo quello ottenuto da Martinenghi nella serata precedente. Thomas Ceccon conquista il gradino più alto del podio chiudendo la finale dei 100 dorso in 52″ davanti al cinese Xu e allo statunitense Murphy. Un risultato storico per l’Italia, che vince per la prima volta l’oro olimpico in questa specialità.

Il rimpianto della Pilato

Un’altra medaglia sfiorata nel nuoto, con il quarto posto di Benedetta Pilato nella finale dei 100 rana con un solo centesimo di ritardo sul bronzo. Un grosso rimpianto per il podio rimasto a un passo, ma la Pilato si dichiara comunque soddisfatta per l’ottimo risultato ottenuto nonostante fosse partita dalla corsia laterale.

L’argento pieno di rabbia per Macchi

Continuano le polemiche a causa di decisioni arbitrali sempre a sfavore degli atleti azzurri. Il caso più eclatante è stato sicuramente quello di Filippo Macchi. Lo schermidore classe 2001 alla sua prima Olimpiade è riuscito, seppur da outsider, ad arrivare fino in finale. Nell’ultimo assalto per l’oro l’italiano si è trovato di fronte il campione olimpico in carica di Hong Kong, Cheung Ka Long. Eppure il giovane italiano ha giocato talmente bene che si è ritrovato 14-12 ad una stoccata dall’oro olimpico. Eppure, dopo aver sprecato due match point, sul 14-14 nel momento decisivo per due volte di fila, nonostante sembrasse che Macchi avesse piazzato la stoccata decisiva, gli arbitri hanno fatto ripetere l’assalto. Alla fine è stato l’avversario ad avere la meglio, ma non è mancata la delusione mista a rabbia per Macchi. Ciò che ha fatto più storcere il naso è che i due arbitri fossero asiatici, proprio come l’atleta di Hong Kong. Al di là di ogni possibile visione complottista, ciò che è certo è che ancora una volta l’Italia è stata penalizzata da scelte arbitrali fortemente discutibili.