Ritiro olimpiadi Sinner: l’Italia può andare avanti

Jannik Sinner non potrà capitanare la squadra italiana. Ma non c’è solo lui. Le Olimpiadi possono svolgersi lo stesso

Tempo di lettura: 2 Minuti
1020

Ritiro olimpiadi Sinner – Le Olimpiadi sono cominciate o stanno per cominciare. Gli sportivi e gli atleti sono al Villaggio Olimpico a prepararsi. La macchina organizzativa delle Olimpiadi prosegue nelle sue preparazioni e proseguirà anche durante lo svolgimento. E Jannik Sinner è tra gli atleti che stanno per cercare di guadagnarsi le medaglie preziose? La risposta è no. Una tonsillite lo ha bloccato fuori dalla competizione sportiva più importante al mondo.

Ritiro olimpiadi Sinner

La domanda adesso è quale sarà il destino della squadra azzurra di tennis. Ma si potrebbe rispondere che il suo destino non sarà di certo segnato dalla mancanza di Sinner. Certo, moralmente avere un campione della sua portata tra gli sfidanti avrebbe fatto un pochino paura. Ma alle volte anche i più importanti campioni rimangono nella trasparenza giocatori come tanti altri. E quindi non c’è più di tanto da valutare male questa mancanza. Ci sono giocatori validi quanto lui che potranno difendere la bandiera italiana. Si potrebbe dire, forse, magari meglio di Sinner. Non si sa…

La parte tennistica maschile è validamente sorretta da Lorenzo Musetti, anche se qualche altro commentatore segnala paura. Quella al femminile è ben rappresentata da Jasmine Paolini, anche lei campionessa di livello. E soprattutto non sono solo loro a combattere. Ci sono anche i compagni di squadra.

Come si può vedere, la compagine italiana non è così sguarnita. E soprattutto la medaglia è si la tappa finale vincolante, ma prima di tutto conta lo sport e la competizione. Le Olimpiadi devono essere prima di tutto un momento di condivisione sportiva. Sia da casa propria guardando gli sportivi combattere. Sia per gli sportivi che possono far vedere quello di cui sono capaci. Soprattutto valutando che di sportivi è pieno il mondo e possono essere tutti bravi anche più dei nostri.

Lo sport innanzitutto come momento unificante tra i popoli. Un momento di lotta non armata per definire onestamente e senza spargimento di sangue la supremazia di uno su tre e dei tre su tutti gli altri. Altrimenti ci sarebbero certamente più guerre di quelle che attualmente stanno spargendo distruzione in alcuni punti del mondo.

Foto: https://pixabay.com/it/illustrations/giochi-olimpici-bandiera-simbolo-6314253/

“Niente Olimpiadi per Jannik Sinner” di De Pasquale