Scambio baby calciatori: non sono meglio le primavere?

Ci sono casi in cui i genitori vengono perseguitati, diciamo cosi, per avere i bimbi nelle squadre. Ma non ci sono le primavere?

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Scambio baby calciatori – È saltata fuori la notizia, magari poco conosciuta ai più, che ci sono delle situazioni di baby calciatori soggetti di trattative. E fino a qui nulla di particolare, perchè quando sei un baby calciatore bravo, le società ti vorrebbero tutto per se. La cosa di per se grave è che non si arriva alla generica trattativa tra club o società sportive, come dovrebbe essere. I soggetti interessati, cioè i genitori dei ragazzi, vengono messaggiati al limite dell’esagerazione per convincerli. E sembrerebbe anche che vengano pedinati fino alla loro casa per arrivare al limite dello stalkeraggio.

Scambio baby calciatori

Il tutto per ottenere che il baby calciatore vada verso una squadra o un’altra con il consenso dei genitori. Ma in questo caso con la aggravante che c’è stata una sorta di persecuzione che nella maggior parte dei casi finisce per sfinimento. O peggio ancora con la promessa di lauti guadagni, ma alla fine i contratti sono sempre più a svantaggio dei bambini e dei loro genitori.

La domanda a questo punto può essere una soltanto: fino a che punto una squadra o una società sportiva può spingersi? Perchè uno non vorrebbe pensare che si arrivi al limite delle carte false. Tutte per far arrivare un ragazzo dentro una squadra e cercare di vincere. Non viene accusato nessuno. Non vuole essere accusato nessuno. Ma il punto rimane quello: perchè tutta questa ossessione?

Il gioco del calcio rimane un gioco fatto di giocatori. Che non sono e non possono essere carne da macello da inserire a proprio piacimento e poi scaricare facilmente quando non più necessario. I club sportivi dovrebbero fare meno affidamento a una determinata categoria di talent scout. Cioè quelli che non si fanno scrupoli a procacciare calciatori o baby calciatori dove non splende la luce del sole della regolarità. E del rispetto dei meccanismi classici di ingaggio calciatori. Mentre invece dovrebbero coltivare più alacremente e intensamente le proprie primavere sportive. Che sono e sempre sono state la riserva di campioni “puliti”, se cosi si può aggettivare la questione.

La primavera è il punto di osservazione privilegiato per ragazzi che possono trovare il loro inquadramento nella prima squadra. Da li in poi si può essere soggetto di trattativa. Ma la trafila principale è la “coltivazione” della primavera e poi l’inserimento in squadra. Trovare bambini sballottati ad uso e consumo non fa bene al bambino e non fa bene alla squadra. Che perde il rispetto dei tifosi e dei genitori. I quali poi ci pensano più del dovuto se farci giocare i propri bambini. Anche se solo per le vacanze estive.

Foto: https://pixabay.com/it/photos/sfera-calcio-calcio-giovanile-8048205/