#ManchesterUnited, in dodici stagioni miliardi di euro spesi per soli sette trofei conquistati. E’ la recente storia dei Red Devils, da quando sono orfani di Ferguson non sanno in che modo rimpiazzarlo, per diverse ragioni: per strategia, per metodologia, per come affrontare una nuova stagione. Da quando non c’è più Sir Alex, al suo posto hanno “sfilato”: Moyes, Van Gaal, Mourinho, Solskjaer, Carrick, Rangnick e Ten Hag. Addirittura nella stessa stagione – 2021/22 – in tre ci sono stati: Solskjaer, Carrick e Rangnick. Nel 2018/19 invece, solo in due: Mourinho e Solskjaer. Chiaro sintomo di come la società abbia perso più di un allenatore con Ferguson, un manager a tutto tondo che ricopriva più ruoli.

#ManchesterUnited, Ten Hag inizierà la terza stagione di fila. Rimarrà?

Al momento sulla panchina di Old Trafford si accomoderà per la terza stagione consecutiva l’olandese Ten Hag e malgrado gli alti e bassi, è ancora lì. Resisterà o aspettiamoci altri scenari? Da quando è andato via Ferguson, in dodici stagioni solo sette trofei vinti dal Manchester United: una Premier League nel 2013 (c’era Ferguson), un Community Shield nel 2013 (con Moyes), tre trofei nello stesso anno: nel 2016 (Community Shield, Europa League e Coppa di Lega) con Mourinho. E due trofei nelle ultime due stagioni con Ten Hag: nel 2023 una Coppa di Lega e nel 2024 una FA Cup contro i cugini del Manchester City. L’egemonia del Manchester City in questi anni, ha ribaltato la situazione a Manchester.

#ManchesterUnited, spendere miliardi di euro non significa vincere

Da quando a Manchester c’era solo il Manchester United, in quattordici anni si è ribaltata la situazione completamente: ora se pensi a Manchester, pensi subito al Manchester City. Grazie a diversi fattori: allo United non c’è più Ferguson, non c’è più la stella che si prende la scena. Al City sono arrivati i soldi e soprattutto c’è Guardiola. Quest’ultimo ha reso il Manchester City una squadra tra le migliori al mondo; ai livelli di Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona. Lo United cerca di colmare il gap con i soldi anche lui, ma spende male e a sproposito. L’ultimo colpo lo conferma: 42,5 milioni di euro per Zirkzee dal Bayern Monaco. Ok l’ottima stagione al Bologna (l’ultima), ma non al punto da valere questi soldi.