Palladino allenatore Fiorentina – Nel giro di valzer che si muove a fine campionato di calcio sugli allenatori, Vincenzo Italiano della Fiorentina ha visto subentrargli Raffaele Palladino. Che non è certamente un allenatore di secondo piano, visto che la squadra allenata per più anni prima è stato il Monza dei Berlusconi. Palladino subentra a Italiano si potrebbe pensare perchè l’ex mister non è riuscito a portare la squadra alla vittoria della Conference League. E sotto un certo aspetto anche verso il campionato, limitando a un medio alto piazzamento.
Palladino allenatore Fiorentina
Con l’arrivo di un nuovo mister, si sa, avvengono sempre dei cambiamenti. Partendo dai collaboratori dello staff tecnico fino ad arrivare al modulo di gioco e poi anche verso i giocatori. Con calciomercato fatto di vendite, di cessioni, di acquisti e di prestiti. Ed è proprio in questo che bisogna valutare attentamente le mosse da fare.
In primo luogo perchè una volta venduto definitivamente un giocatore, quel giocatore lo potresti anche riacquistare, ma devi farlo a prezzi e condizioni differenti. E non tutti i presidenti di una squadra potrebbero stare dietro a transiti spendaccioni di un giocatore. In secondo luogo perchè serve fare una squadra di base, e quando ti devi muovere o lo fai con i tuoi giocatori interni o devi affidarti ad un talent scout. Che vada in giro per squadre e squadrette per trovare l’ennesimo pezzo da novanta possibilmente a pochi euro.
In terzo luogo perchè, quando chiedi ad un presidente di comprare, l’acquisto di un giocatore deve essere necessariamente una resa. Se non direttamente sul campo almeno nell’affetto dei tifosi e nel commercializzare il nome, il numero e la faccia di quel giocatore. Quindi sei sempre in balia delle volontà del tuo presidente.
Non c’è la volontà di pensare che Rocco Commisso non voglia potenziare la sua squadra. Ma da bravo imprenditore cercherà di rendere il singolo affare un affare a trecentosessanta gradi. E in questo Palladino non può più essere un semplice allenatore, oltre che psicologo della sua truppa di giocatori. Essere un allenatore oggigiorno è sempre più un affare di mercato. Basti pensare a Spalletti che si è messo con i giocatori della nazionale a fare la pubblicità di una nota marca di rete telefonica e di un marchio alimentare. E quindi bisogna essere anche “mercantili”, oltre che giocatori o allenatori di calcio.
Foto: https://www.acffiorentina.com/it
Calciatori a riposo: un momento per rigenerarsi