Pirlo: “Del Piero era il campione di tutti”

Il maestro racconta Alex Del Piero in un continuo di emozioni

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Yildiz

Andrea Pirlo, oggi allenatore, ex fuoriclasse del centrocampo, ci racconta Alex Del Piero, fuoriclasse e icona della Juventus . Un calciatore senza tempo, proprio come fu il centrocampista ex Milan e Juve che ha incantato le platee di tutto il mondo con giocate uniche 

Leggiamo insieme le parole di Andrea Pirlo, che fa alcune considerazioni importanti circa il suo ex compagno di nazionale.

Alex puó capirmi, secondo me. Il suo ultimo anno alla Juve fu terribile, contraddistinto da un sentimento unilaterale. Non giocava e stava male, si macerava dentro, il disagio era evidente anche fuori. Avrebbe spaccato il mondo e non solo quello, la sua faccia era tutto un programma (dell’orrore). Mascherava i suoi sentimenti senza riuscirci fino in fondo, perché o si è uomini veri o si è attori, quindi non esiste una via di mezzo. La sua recitazione era pessima, quindi il suo essere un esempio senza confini. Come se Torino e l’Australia, dove poi sarebbe andato a giocare, fossero distanti una manciata di battiti, non un giorno di volo. Durante la settimana lo si vedeva poco, lavorava in palestra con una squadra apposita di preparatori: per una macchina perfetta ci vuole un meccanismo perfetto. Poi veniva in campo e la sua presenza si sentiva, eccome se si sentiva. La squadra è dispiaciuta per come è finita, perché parliamo di una bandiera assoluta. In campo tornava bimbo ed era spettacolare: pochi secondi e imparavi la lezione. E, come tutti i bimbi, una volta scoppió in lacrime. Accadde dopo Juve Atalanta, negli spogliatoi ci sommerse di lacrime e noi piangemmo con lui. Tutto ciò fu un peccato.

Pirlo

Ale poteva dare ancora molto alla Juve. Un professionista ed un uomo esemplare che avrei voluto al mio fianco 24 ore su 24. Dicono che sono il campione di tutti. Alex lo è più di me”