Austria contro Turchia – Pensare che la Turchia abbia potuto passare gli ottavi di finale è una sorta di sogno per i suoi giocatori. Un sogno quello di avere una speranza di passaggio verso le alte sfere del campionato europeo. Un sogno firmato Vincenzo Montella, giocatore italiano rinomato per l’aeroplanino che era solito mimare in esultanza alla Roma tanti anni fa.
Austria contro Turchia
Un sogno giocato bene, se si guarda la partita contro l’Austria. Sono bastate due reti di Demiral, una nel primo tempo e una nel secondo per dichiarare vinta la partita. L’Austria ha fatto quello che ha potuto, tra cui una rete al secondo tempo. Ma alla fine del gioco, quello che conta è fare una rete o un rigore in più degli avversari, quando si gioca ad eliminazione come in questo caso. Quindi la onorevolissima Austria non può più procedere. E deve lasciare il passo.
La domanda che ci si può porre adesso è la seguente: la Turchia ce la fa? Ulteriore spiegazione: questa vittoria contro l’Austria è stata segno di vera preponderanza oppure di fronte ad una altra squadra forte soccombere è l’unico destino? Perchè il gioco è stato avvincente, nella partita che si è svolta ieri sera. Le due squadre hanno inequivocabilmente combattuto, al netto dei pasticci sotto rete. Ma bisogna chiedersi se questa Turchia a firma italiana è un cavallo di razza addestrato all’Italiana. Oppure è una squadra che sta facendo quello che può per andare avanti ma che di fronte ad uno squadrone rodato troverebbe la morte calcistica.
Nessuno vuole mettere il sale sulla coda a nessuno e nemmeno fare l’avvoltoio sopra la spalliera in attesa della dipartita. Ma molto semplicemente questa è una questione che i bookmaker si stanno facendo e come loro tanti piccoli o grandi scommettitori. Non dimenticandosi mai la megalopoli del mondo delle scommesse che adesso si stanno rendendo sempre più stringenti verso le alte sfere del torneo. L’augurio è che la Turchia, in ogni caso, faccia emozionare in primis i suoi tifosi presenti e televisivi. E poi tutti noi che più o meno siamo davanti, trasognanti, alla televisione ad ammirare il gioco del calcio.
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