#SvizzeraItalia, ecco il primo crocevia europeo per gli azzurri. Basteranno 90′?

“Il cielo è azzurro sopra Berlino”, speriamo lo sia ancora

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#SvizzeraItalia, ecco il primo crocevia europeo per gli azzurri. E’ già tempo di verdetti, il primo dentro o fuori per la nostra Nazionale, guidata dal commissario tecnico Luciano Spalletti. Meno di due ore e a Berlino scendono in campo Svizzera e Italia, una delle due compagini andrà avanti e l’altra fermerà la sua corsa europea a Berlino. Nessun altro treno la condurrà altrove, Berlino sarà il capolinea o per la Svizzera o per l’Italia. La Svizzera vista finora è una squadra fastidiosa, spigolosa, che se la gioca contro chiunque e i padroni di casa della Germania ne sanno qualcosa. E’ una brutta gatta da pelare insomma. L’Italia per ora la buona sorte l’ha assistita bene, ma è già tempo di dimostrare qualcosa.

#SvizzeraItalia, il vero eroe azzurro mancherà. Calafiori è out!

Gli azzurri finora se la sono cavata bene, ma andare sempre in svantaggio – è capitato in tre partite su tre consecutive – non può e non deve essere una routine. Perché non ti può andar bene sempre, come è successo contro l’Albania e la Croazia. Un esempio è stato contro la Spagna, la quale bisogna anche ringraziare che l’Italia abbia perso solo 1-0, per quanto si è notato in campo in tutti i novanta minuti. Ciò che è certo ora, contro la Svizzera mancherà Calafiori (squalificato), il vero eroe contro la Croazia. A parte Donnarumma (il rigore parato a Modric) e Zaccagni, l’autore dell’1-1 al 98′. La personalità mostrata finora da Calafiori, sarebbe stata utile contro la Svizzera. Peccato per i due gialli subiti.

#SvizzeraItalia, chi festeggerà a Berlino? Si deciderà in 90′?

I due gialli subiti da Calafiori in tre partite, gli sono costati cari, in quanto squalificato e indisponibile quindi a giocare contro la Svizzera. Speriamo che la sua avventura europea in Nazionale prosegua ancora, ma tutto dipenderà dai suoi compagni e cosa riusciranno a combinare durante il match contro gli elvetici. La sensazione che si andrà a oltranza c’è, che forse non basteranno novanta minuti per decidere chi avanzerà in questo Europeo. Ma non sarebbe l’Italia se non ci fossero i supplementari o gli eventuali rigori a decidere, del resto la storia azzurra recente insegna: i mondiali del 2006 proprio in Germania, vinti ai rigori; l’ultimo Europeo del 2021 (che doveva essere 2020) vinto ai rigori.