De Laurentiis e Lotito, Napoli e Lazio “in ostaggio” dei loro presidenti/padroni

“Comando io e decido io”, il diktat dei due padroni di Napoli e Lazio

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De Laurentiis e Lotito, dall’estate 2004 sono al timone di Napoli e Lazio dunque da vent’anni. Vent’anni che si adotta la politica: “Comando io e decido io”. Una politica che difficilmente ti porta ad emergere ai massimi livelli, o meglio si raggiunge un certo livello ma non come quello che si aspetta un tifoso qualsiasi: una squadra sempre al vertice o che infastidisca quelle che vincono sempre in qualche modo. Società presunte tali sono in fin dei conti, la cui reale verità è quella del padre-padrone. Le ultime due stagioni spiegano più o meno il Napoli e la Lazio: Serie A 2022/23 Napoli primo e Lazio seconda, Serie A 2023/24: Napoli decimo e Lazio settima. Una differenza abissale e non è una falla.

De Laurentiis e Lotito, Conte e Baroni nuovi tecnici “reali” per padroni “irreali”

Sembra tutto finto, ma è la cruda realtà: due squadre che sono riuscite nella rarissima impresa nella stagione 2022/23 di spodestare nei primi due posti in classifica in Serie A Juventus, Inter e Milan (l’ultima volta che è accaduto risale alla stagione 1984/85: Verona primo e Torino secondo). A distanza di un anno crollate in maniera clamorosa: da primo e seconda, a decimo e settima. Pazzesco, ma vero. L’anno prossimo Napoli e Lazio avranno altri allenatori in panchina: Conte su quella del Napoli e Baroni su quella della Lazio. Due tecnici “reali” per presidenti/padroni “irreali” se non assurdi. Conte batterà il punto per aver ereditato una squadra arrivata decima in campionato, è un suo vecchio cavallo di battaglia.

De Laurentiis e Lotito, l’idea del padre/padrone non porterà mai a nulla

Ai tempi della Juventus Conte ribadiva il concetto di aver ereditato una squadra reduce da due settimi posti consecutivi, si è ripetuto anche al Chelsea nella stagione 2016/17, rammentando di aver preso una squadra arrivata decima in Premier League nella stagione 2015/16. Per Baroni situazione simile, eredita una panchina in cui si sono dimessi prima Sarri e poi Tudor, con Sarri ci può stare forse. Con Tudor ha del clamoroso invece, visto il poco tempo trascorso con la Lazio. E’ evidente che Sarri non è così stupido da andar via all’improvviso, se poi Tudor lo imita poco dopo. Qualcosa che non va ci sta forse. L’idea del padre/padrone non porterà mai a nulla, Napoli e Lazio saranno sempre degli ostaggi.