L’ucraina Jenya Kazbekova ritrova la grinta agonistica per Parigi 2024

“Rappresentare l’Ucraina è tutto per me”, la campionessa di arrampicata si allena per il suo Paese

I Kazbekov sono atleti di arrampicata da tre generazioni, il padre le ha insegnato a vincere la paura

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Jenya Kazbekova campionessa di arrampicata ucraina

Tutta la famiglia di Jenya Kazbekova è fuggita in Gran Bretagna dopo l’inizio dell’occupazione russa in Ucraina. Tre generazioni di atleti o allenatori di arrampicata, una vita sulle falesie della Crimea che sono sempre state le rocce di allenamento. Tutto infatti è nato in Crimea, era la palestra di allenamento della nonna, campionessa dell’Unione Sovietica, suo nonno gestiva qui la palestra di arrampicata e i suoi genitori, Serik e Natalia, sono stati allenatori e marito e moglie in Crimea.

La partecipazione contestata ai mondiali in Russia della Kazbekova

Nonostante la guerra Jenya ha portato avanti il progetto della famiglia, scavalcando ogni paura ed ha disputato i mondiali senior in Russia, scatenando molte polemiche: “Perchè viaggi lì? Stanno uccidendo la nostra gente!” le hanno contestato i giornalisti ucraini. Ma a Jenya non sembrava affatto giusto boicottare la competizione, chiedendo piuttosto una tutela internazionale: “Devo mettere in pausa la mia carriera? Al mondo non importava abbastanza per fare qualcosa.” Ma il suo pensiero è stato trattenuto in Ucraina, dove molte persone che non sono riuscite ad allontanarsi rischiano la vita.

Credeva di aver toccato il fondo dopo l’infortunio a Tolosa e il test positivo al Covid-19 prima delle olimpiadi di Tokyo. “Così è finito il mio sogno a Tokyo.”

L’inizio della guerra in Ucraina, Jenya Kazbekova lascia Kiev

Poi è arrivato l’inferno il 24 febbraio 2022 quando durante gli allenamenti a Kiev:”Ci siamo svegliati per le esplosioni, stavo cercando di fare le valigie e mi tremavano le mani. E’ stato surreale”.

L’incontro con l’allenatore libanese Malek è stato per Jenya una risorsa poiché è riuscito a tirarla fuori dall’angoscia per il suo Paese. Il progetto di Jenya è cambiato.” Quello che faccio è importante: dovrei andare avanti non per me stessa, ma per il mio Paese, per dare speranza agli ucraini e ricordare al mondo che siamo ancora là fuori”.

Adesso vive con la sua famiglia nello Utah, dove continua ad allenarsi ed ha ricominciato ad ottenere buoni piazzamenti nelle qualificazioni olimpiche a Shanghai. Raggiungerà Parigi se ottiene risultati nelle qualificazioni di Budapest. Alla gara intende mostrare la sua eredità familiare, il suo paese, il suo sport e la sua resilienza. “Rappresentare l’Ucraina a Parigi in tempi così difficili, dimostrare che non ci arrendiamo e che andiamo avanti, significherebbe tutto”



Da qualche anno affianco la mia attività lavorativa con la scrittura sia di racconti, premiati in tre edizioni del Giallofestival di Bologna che di articoli per piattaforme digitali. Fortunatamente il lavoro part time, mi consente di dedicarmi anche a concorsi letterari vincendo riconoscimenti o segnalazioni anche per edizioni di poesia, come il concorso nazionale Argentario. Ho ricevuto di recente il premio al Salone del libro di Torino nell'ambito della IV edizione del Giallofestival di Bologna con titolo di primo classificato 'miglior personaggio non protagonista' e relativa pubblicazione del racconto nella raccolta 2022 Damster ed. Del Loggione. Per la piattaforma digitale Serendipity srl, società in cui Chiara Ferragni è comproprietaria, sono stata articolista descrivendo i viaggi e i video inviati dagli utenti del sito di affitti turistici. Sono una persona sportiva, con la mia mountain bike ho percorso tutte le strade del Chianti fiorentino. Sono convinta che la mobilità green sia l’unico futuro possibile per la salvaguardia dell’ambiente e per il benessere psicofisico. Avendo svolto studi in Scienze Agrarie durante il periodo di isolamento per la pandemia ho svolto una raccolta fotografica e classificazione di circa 200 specie di flora spontanea e di circa 70 specie micologiche dell'area del Chianti fiorentino.