Al Costa Smeralda la prima spallata di Luise

L’adriese, quarto in raggruppamento ma anche dominatore in duemila ed ottavo assoluto, passa virtualmente al comando delle operazioni nell’italiano storico.

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Al Costa Smeralda la prima spallata di Luise

È un risultato pesante, ben oltre quanto la classifica possa recitare, quello messo in saccoccia da un Matteo Luise che rientra dalla prima trasferta isolana, quella che lo ha visto nuovamente protagonista di un Rally Costa Smeralda Storico di livello.
Il pilota di Adria, sempre con la moglie Melissa Ferro su una Fiat Ritmo 130 Abarth gruppo A che ha girato come un orologio svizzero grazie alle amorevoli cure di Silvano Amati e di Valentino Vettore, ha conquistato un bottino di punti pesanti per la rincorsa al bis tricolore.
Il portacolori del Team Bassano metteva in campo una bella progressione nella prima giornata di gara, quella corsa al Venerdì che apriva il secondo round del Campionato Italiano Rally Auto Storiche, culminata con un quinto assoluto sulla seconda “Luogosanto” che gli consentiva di archiviare la tappa settimo nella generale, quarto di raggruppamento e primo di classe.
Ma era il contemporaneo stop di uno dei principali rivali alla doppietta nel CIRAS che accendeva in Luise il fattore strategia, portandolo a guardare al futuro e non al solo weekend.

“Volendo potevamo anche spingere di più” – racconta Luise – “perchè, a parte il rifornimento, la nostra Ritmo è stata superlativa. Lavorava al meglio, in ogni frangente, e questo è indubbio merito del lavoro svolto da Silvano e da Valentino. Dopo le prime quattro speciali, vista anche l’uscita di Pierangioli, abbiamo fatto due conti ed abbiamo capito che non aveva senso rischiare al Sabato, cercando di recuperare un paio di posizioni nell’assoluta. Il nostro obiettivo resta confermarci campioni italiani di raggruppamento e così abbiamo affrontato la seconda tappa.”

Una tattica che vedeva l’adriese pagare dazio al Sabato, sugli otre quattordici chilometri della “Figaruja” uno, con lo svizzero “Il Valli” che lo sorpassava, seppure per soli quattro decimi.
Consapevole del potenziale del pacchetto a disposizione Luise tornava ad aumentare il proprio ritmo, quel tanto che bastava per riaprire il divario con l’elvetico, mettendo in cassaforte il quarto posto in quarto raggruppamento ed avviandosi verso Porto Cervo per festeggiare un altro dominio incontrastato in classe A-J2/2000, oltre tre i minuti sul primo degli inseguitori.
A chiudere il cerchio un’ottava piazza nella generale, che non rispecchia il vero valore in campo, la virtuale leadership nel CIRAS ed alcuni complimenti d’autore.

“Il rientro dello svizzero ci ha obbligato a spingere di nuovo” – aggiunge Luise – “e così abbiamo fatto, contenendolo e portando a casa una quarta posizione in raggruppamento che, complice il ritiro di Pierangioli, è molto importante per il nostro cammino nel CIRAS. Siamo contenti per com’è andata, prendere un secondo e mezzo al chilometro da Lucky e da Musti è come aver vinto delle speciali, calcolando anche che eravamo quasi in trenta in raggruppamento. Dai conti che abbiamo fatto dovremmo essere in testa all’italiano ma aspettiamo che ACI Sport ufficializzi le classifiche per la certezza. Mi ha fatto enorme piacere ricevere i complimenti di Dario Cerrato, presente con la moglie e con il suo storico navigatore Cerri. Si sono fermati in parco assistenza da noi ed è stata una grossa emozione per me.”



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