Occorre fare chiarezza su quanto avvenuto nel corso della mattinata del 19 aprile al plesso Chionna di Lizzano.
L’esigenza nasce non solo dal semplice fatto di voler fornire delle risposte veritiere e reali, ma anche nella volontà di voler replicare alle inesattezze emerse poco dopo che l’incidente è divenuto di dominio pubblico. Dunque, ledere l’immagine di una cittadinanza, di un paese e di una scuola non è affatto costruttivo, anzi è un’azione totalmente indecorosa soprattutto se tali informazioni emergono senza strumenti alla mano e quindi: senza documenti, prove e/o testimonianze.
L’incidente al Chionna di Lizzano
Quanto avvenuto al plesso Chionna di Lizzano è, in parte, chiaro. Numerose sono state le versioni dell’incidente che, fortunatamente, non ha fatto registrare alcun ferito e tutte discordanti.
C’è chi ha parlato del crollo di calcinacci, di un pezzo di ferro, di un pannello in cartongesso e chi ha riferito che parte del soffitto sia venuta già (aggiungendo ‘come se si fosse sfogliato’).
La versione ufficiale è che parte della rete antisfondellamento abbia ceduto e ciò comporterà una serie di controlli e verifiche che interesseranno non solo l’Aula Magna, ovvero quella interessata dall’incidente, ma anche altre aule che presentano tale rete.
Per tale motivo, dopo aver fatto un tempestivo sopralluogo, l’amministrazione comunale di concerto con la DS hanno deciso di mettere in sicurezza l’intera scuola e di far uscire i ragazzi che sono stati prelevati personalmente dai propri genitori.
Successivamente, un’ordinanza del sindaco ha disposto la chiusura della scuola fino al 28 aprile, data in cui, la ditta e gli addetti ai lavori, dovranno riconsegnare la scuola in massima sicurezza garantendo il pieno svolgimento delle lezioni senza alcun tipo di problema.
Difatti, nessuno avrebbe potuto immaginare di poter assistere a un episodio del genere, soprattutto dopo aver appurato il fatto che i controlli e i lavori di manutenzione straordinaria dei solai erano stati eseguiti la scorsa estate. Ad ogni modo, quel che conta è che tutti siano illesi, dunque nessuno si sia ferito e che i lavori e i controlli che la ditta andrà ad eseguire (vigilata anche dagli uffici comunali incaricati e di competenza) saranno in grado di salvaguardare, proteggere e tenere al sicuro i ragazzi, gli insegnanti e tutti coloro che ivi lavorano.
Ergo, si dispensa da ogni qualsiasi ulteriore commento, attacco o descrizione errata dell’accaduto, perché, come ben sappiamo, è facile diffondere una realtà distorta e, ancor più facile, è mettere in cattiva luce ciò che si vuole prendere di mira. La comunità lizzanese avrà presto le risposte che attende e sarà informata sui fatti.
Intanto, riportiamo anche noi la foto che è stata già ampiamente diffusa.