Il Costo è amico di Rally Team

La salita di casa si conferma favorevole per la scuderia di Rosà, incassando quattro vittorie e tre podi nella seconda del Campionato Italiano Velocità Montagna.

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Il Costo è amico di Rally Team

Rally Team rientra dalla recente Salita del Costo con numerosi trofei da inserire nella propria bacheca, al termine di un Sabato e di una Domenica che ha visto protagonista la scuderia di Rosà nel secondo atto del Campionato Italiano Velocità Montagna.
Lotta impari, accettata di buon grado, contro lo strapotere delle più performanti 106 per Cristiano Pillan e la sua Opel Corsa GSI gruppo A, buon sesto in classe A-S 1600.
Ad aprire la lunga lista di risultati positivi è stato Gaetano Scapin, secondo di A-S 1600 e quarto nel gruppo A-S su una Peugeot 106 Rallye gruppo A, giocandosi la vittoria sul filo di lana.

“È andato tutto sopra le nostre aspettative per la gara di casa” – racconta Scapin – “e, dopo un anno e mezzo che non correvo, ho capito subito che si poteva fare bene. Abbiamo mancato il successo per meno di due secondi, per me è stato come vincere. Sono felicissimo.”

Podio sfiorato in A-S 1600, buon settimo nella generale di A-S, per Marco Boaron e la sua Citroen Saxo gruppo A, soddisfatto della prestazione ma con un pizzico di rammarico.
Passando alla classe A-S 2000 terza piazza per Michele Alberto Bertuzzo, condita anche dall’ottava in gruppo A-S, al volante di una Renault Clio Williams gruppo A.

“In gara puntavamo a migliorare il tempo delle prove” – racconta Bertuzzo – “ma, purtroppo, davanti a me ha picchiato un pilota, sul secondo tornante, ed ho perso qualche secondo.”

Fine settimana da dimenticare per Maverik Boaron, costretto ad alzare bandiera bianca nella seconda sessione di prove del Sabato per un’uscita di strada con la sua Renault Clio RS.
Tanta la delusione e l’amarezza con la promessa di tornare presto alla ricerca del riscatto.
Vittoria nel testa a testa in RS Plus TB 1600 per l’eterno Remigio Baù, su Peugeot 208 GTI.

“La prima Salita del Costo l’ho corsa nel 1977” – racconta Baù – “e le ho poi fatte tutte, con auto diverse. Finchè il fisico tiene io ci sarò al via. Gran bella gara, ci siamo divertiti molto.”

Tanto divertimento, nonostante fosse arduo il compito di lottare contro le Rally4 di ultima generazione, per Antonio Zanarella, quarto di classe su una Peugeot 208 R2.
Successo in un agguerrito gruppo Rally, unito a quello in solitaria in classe, oltre che a un notevole carico di sorrisi per Andrea Dal Zotto, su una Ford Fiesta Rally3 Evo di Julli.

“Due giornate bellissime” – racconta Dal Zotto – “perchè, dopo anni di due ruote motrici, questa volta i traversi non sono mancati. Auto al top, dopo l’ultimo aggiornamento fatto da Julli questa Fiesta è diventata ancora più performante. La vittoria nel gruppo non era così scontata, avendo una velocità massima inferiore rispetto alle 208 Rally4 e duecento chili in più di peso.”

Prestazione notevole per uno specialista della salita, Enrico Trolio, che ha portato la sua Peugeot 106 fino al secondo gradino del podio nel gruppo E1, vincendo anche la millesei, confermandosi uno dei candidati ai quartieri nobili del tricolore dedicato alle cronoscalate.

“Eravamo fermi da Ottobre” – racconta Trolio – “e siamo risaliti in auto per vivere un weekend perfetto, sia dal punto di vista del risultato che per le condizioni meteo. Più di così non potevamo fare, abbiamo anche abbassato il nostro record personale di sette secondi. I lavori fatti lo scorso anno iniziano a dare i loro frutti. Tra tre settimane si torna in azione a Levico.”

Dulcis in fundo un passaggio alle regine del passato con Armando Tadiello che, a bordo della sua Autobianchi A112 Abarth, ha firmato agevolmente la classe TC1150, unico partente al via, ed un più che positivo quinto nel terzo raggruppamento, nonostante due giorni travagliati.

“Dopo le verifiche del Venerdì si è bucata la cassa del cambio” – racconta Tadiello – “e, grazie al lavoro del mio meccanico, abbiamo sostituito il tutto con una versione stradale ma non era competitivo come il precedente. Ci tenevamo troppo ad essere al via così abbiamo accettato questo compromesso. Il tanto lavoro, fino a tarda sera, è stato ripagato dal bel risultato.”



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