Holloway vs Gaethje è da Hall of Fame della UFC?

Holloway vs Gathje è stato un match spettacolare, che resterà nella mente degli appassionati ancora per molti anni a venire

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holloway vs gaethje

Holloway vs Gaethje è stato davvero un dei match più belli degli ultimi anni. Di sicuro questa contesa rimarrà nella storia della UFC.

Max Holloway ha deciso uscire dalla sua zona di comfort, andando a lottare in una categoria in cui era stato battuto da Dustin Poirier nel 2019.

 

Il 33 enne di Honolulu è partito quindi con gli sfavori del pronostico. Consapevole di affrontare un Gaethje in grande forma, capace di annichilire qualunque fighter della divisione.

Holloway vs Gaethje: la strategia del fighter Hawaiiano

Proprio per questo Holloway è entrato nella gabbia consapevole di dover affrontare una contesa molto difficile e di dover attuare la strategia di gara perfetta.

Ha pizzicato Gaethje, ha accettato di essere colpito dai suoi pesanti leg kick per arrivare, grazie al suo footwork insidioso, a colpire dalla sua distanza preferita.

Holloway con un lavoro perfetto di In & Out, prendendo le misure su Gaethje, è stato in grado di portarsi in vantaggio sin da subito sul punteggio dei giudici.

Ma se il volume e la quantità di colpi è sempre stato un suo marchio di fabbrica, dobbiamo anche menzionare altri due o tre punti fondamentali della sua strategia di combattimento.

Abbiamo visto in questa contesa Holloway sfoggiare una nuova mossa, aggiunta da poco al suo repertorio.

Stiamo parlando dello spinning back kick all’altezza del corpo. Colpo che si è reso particolarmente efficace contro un fighter come Gaethje, che si abbassa molto per incassare.

Gaethje è un grande incassatore sui pugni, ma riguardo allo spinning back kick bisogna dire che ci troviamo di fronte ad un colpo con un’inerzia superiore grazie all’estensione della gamba. Questo la rende un’arma a colpo singolo molto più efficace dei pugni.

Holloway vs Gaethje, strategia ed analisi del Match of the Night

Al termine primo round Holloway costretto alla parete dalla pressione di Gaethje, lo ha centrato perfettamente proprio con un precisissimo spinning back kick sul naso, provocandone – molto probabilmente – la frattura, indirizzando ancora di più la gara verso la conclusione a cui poi abbiamo assistito.

Storicamente Justin Gaethje è noto per attuare una strategia di combattimento molto più aggressiva una volta ferito, o comunque dopo aver incassato colpi pesanti.

E’ per questo che dallo spinning back kick sul naso in poi, Holloway ha adottato una strategia diversa, una strategia che potremmo definire da contenimento, con colpi dritti e precisi ogni volta che il suo avversario si faceva avanti.

Gaethje ha rischiato di vincerla

Holloway affronta secondo e terzo round in una vera e propria trance agonistica, prima di subire un knockdown che ha fatto pensare, per un attimo, ad un ribaltamento di fronte della gara.

Gaethje sferra un gancio potentissimo che lo colpisce alla tempia, con il 33enne di Honolulu che per un attimo finisce KO.

Con questo colpo Gathje ci ha ricordato che uno come lui, anche in una delle sue serate peggiori, non si può mai dare per spacciato.

Gaethje ha rischiato davvero di vincere e di ribaltare l’intera gara con un solo colpo, un solo gancio alla tempia di Holloway.

A questo punto il quarto round, complice una fase più concitata e caotica, possiamo dire che ad aggiudicarselo sia stato proprio Gaethje.

Il caos vero, però, è arrivato nel quinto round. E’ a questo punto che Holloway voleva gestire, mentre Gaethje sapeva bene che la contesa ai punti era già persa. La sua ultima spiaggia era quindi mandarlo KO.

E’ proprio a metà del quinto round che Holloway decide di alzare il ritmo iniziando una raffica di colpi a cui Gaethje, pur grondante di sangue, ha risposto colpo su colpo.

Holloway punta il centro del ring sfidando Gathje ad una vera e propria scazzottata all’ultimo sangue, Gathje non si tira indietro, nonostante ferito e con il volto tumefatto e coperto dal sangue.

E’ proprio qui che il pathos aumenta in un’escalation che ha conferito un’epicità cinematografica al match. Il colpo finale non è altro che il culmine massimo che ha concluso la contesa.

Ad esattamente un secondo dalla fine, a 4:59 l’arbitro segna la fine della contesa per KO tecnico. Holloway colpisce Gaethje con un gancio sinistro in pieno mento, chiudendo una sequenza da storia dello sport.

Holloway vs Gaethje, chi è davvero il baddest motherfucker?

Il KO finale però non deve mettere in secondo piano l’intera gara, che è stata un intero capolavoro tattico di arti marziali miste.

Il fighter hawaiiano ha messo in scena la prestazione migliore della propria carriera. Un capolavoro di tattica, tecnica e atleticità e pathos.

Se un giorno si dovrà scegliere di far vedere un match ad una nuova generazione di appassionati, per fargli capire chi era e che fighter fosse Holloway, di sicuro il match che sceglierei sarebbe questo.

Max Holloway vs Gaethje ci ha dato anche un nuovo “peggior figlio di p*****a“. La scazzottata finale all’ultimo sangue è il manifesto vero e proprio di tutto ciò che la cintura di Baddest Motherfucker dovrebbe rappresentare.

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