Conferenza Allegri: “Ho due dubbi di formazione. E sul futuro…”

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CONFERENZA ALLEGRI

Massimiliano Allegri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Torino. TuttoJuve.com ha riportato le sue parole in diretta:

Conferenza Allegri. Che atmosfera si respira nel gruppo? 

“Quando si vince si sta meglio, questo è poco ma sicuro. Detto questo mancano 7 partite di campionato poi avremo il ritorno di Coppa Italia.

Quindi sono 25/40 giorni da vivere con grande passione, grande voglia di centrare quegli obietti per cui siamo partita all’inizio della stagione.

È ancora lunga perché  ci sono tante squadre in lotta dietro di noi e domani bisognerà cercare di fare un passettino in avanti per continuare la buona strada intrapresa domenica contro la Fiorentina”. 

Elkann ieri ha menzionato solo Giuntoli che effetto le hanno fatto queste parole? 

Conferenza Allegri: “Innanzitutto sono state parole importanti da parte dell’ingegnere perché comunque hanno sottolineato il lavoro inziato tre anni fa dove bisognava immettere ogni anno all’interno della rosa della prima squadra dei giovani cresciuti nella Next Gene e credo che questo sia stato fatto per dare anche sostenibilità al club.

Quindi questo sarà un lavoro che proseguirà nel corso degli anni con giustamente il responsabile che è Cristiano Giuntoli. Questo avvalora anche e soprattutto il lavoro che è stato svolto in questi anni”. (CLICCA QUI PER LA LETTERA DI JOHN ELKANN AGLI AZIONISTI)

Come commenta le parole di Juric?

“Ringrazio Juric per le belle parole. Io cerco di mettere sempre i giocatori in campo nelle posizioni migliori a secondo delle loro caratteristiche, Io mi adatto sempre alle caratteristiche dei giocatori per vincere e centrare gli obiettivi.

A volte vuoi giocare in un modo e durante l’anno cambi, questo credo che sia una prerogativa mia. Con i giocatori che ho mi adatto, serve centrare gli obiettivi. Juric ottimo allenatore, giocare contro di lui è sempre difficile.

Le sue squadre danno tanta pressione, sarà una partita difficile, per noi è un derby speciale, per Torino, per i tifosi. Domani sarà una partita difficile e per noi è importante perchè ci servono i punti per il nostro obiettivo”.

Avete iniziato a parlare di futuro?

“In questo momento dobbiamo pensare solo al raggiungimento degli obiettivi. Tra entrare o non entrare in Champions ballano 100 milioni.

Tutti siamo coinvolti per raggiungere questo obiettivo. La società come sempre deciderà il miglior futuro per la Juventus. Dobbiamo unire le forze per centrare gli obiettivi”.

La squadra è più sollevata post Fiorentina?

“Quando vinci vedi tutto in maniera diversa. Nel girone di ritorno abbiamo fatto molto difficoltà negli scontri diretti. Con la Lazio, con l’Inter. Abbiamo perso a Napoli. Vinto solo uno importante per la classifica, per il momento che stavamo vivendo. Non dobbiamo pensare che tutto sia risolto.

Finché non raggiungi l’obiettivo non hai conquistato niente. Pensiamo a quanto c’è da fare in campo domani c’è il Toro, poi penseremo a Cagliari che sarà un’altra battaglia”.

Ha letto le ultime critiche dopo la vittoria con la Fiorentina?

“Io tengo sempre in considerazione le critiche e le ascolto per prendere degli spunti. Con la Fiorentina abbiamo avuto fino al 65′ nessun tiro in porta. Abbiamo perso una palla con Rabiot e c’è stato un tiro verso Szczesny. Poi al 72′ il primo vero tiro.

Stiamo cercando di migliorare il possesso. Ci sono anche momenti della stagione, ora i punti pesano di più. Sapevamo dell’importanza della partita, quando ti annullano poi tre gol, ci sono anche delle preoccupazioni, quindi ai ragazzi non ho nulla da rimproverare. Dobbiamo migliorare. Le critiche le accetto e vanno accettate soprattutto quando sono ben fatte”

C’è qualcosa che può farti pensare diversamente al tuo futuro?

“In questo momento non mi pongo il problema, perchè siamo dentro al nostro obiettivo. Non serve parlare del futuro. Per noi il futuro è domani, poi Cagliari.

Poi manca un mese alla fine. Dobbiamo lavorare bene, perchè abbiamo fatto tutto questo per arrivare a giocarci questi traguardi. Siamo partiti con l’obiettivo di entrare in Champions League. Ed è stato confermato dalla società l’obiettivo.

L’ Altro era la Coppa Italia, una semifinale l’abbiamo giocata, ora il ritorno. Nell’ultimo mese si decidono le cose, essere dentro gli obiettivi, con tutte le problematiche e tutte le cose di stagione, siamo dentro ed è importante esserci. Ma bisogna raggiungerli gli obiettivi. Conta questo. Il resto non conta niente”.

Ci ha pensato che domani potrebbe essere il suo ultimo derby?

“No, non ho pensato assolutamente che possa essere l’ultimo derby. Ho pensato, invece, che possa essere un derby importante perché comunque è una partita speciale per la città, per i tifosi, per noi e per noi perché ripeto stiamo inseguendo il fatto di poter tornare a giocare la Champions.

Cresco che per la Juventus sia a livello di immagine, come brand Juventus, la Juventus non può stare due anni senza fare la Champions, e anche a livello economico. Quindi credo che se saremo bravi a raggiungerla, quando la raggiungeremo, avremo fatto un ottimo lavoro”. 

Si incavola quando perde i derby? Lo stimolo di Allegri è lo stesso al di là dei risultati? 

“Per quanto riguarda i derby, il fatto di essere alla pari di una leggenda del calcio come Giovanni Trapattoni che ho avuto il piacere di lavorarci quando ero a Cagliari, mi fa enorme piacere e mi riempie di gioia.

Per quanto riguarda le motivazioni, il fatto già di essere a 40 giorni dalla fine della stagione con due obiettivi da raggiungere è una cosa meravigliosa perché ti crea adrenalina, voglia, ti fa desiderare le cose. Ho detto alla squadra: ‘Noi dobbiamo cercare di desiderare queste vittorie perché ci porteranno ad entrare in Champions, perché il prossimo anno tra Champions, Mondiale per club e campionato dovrà essere una stagione meravigliosa, perché quando giochi in Champions è un’altra atmosfera”.

Poi abbiamo la coppa Italia che non è facile perché la Lazio è un’ottima squadra e quando andremo là sarà molto complicato”. 

Un commento sulle sfide di Champions?

“Non abbiamo delle partite della Champions. Real-City è stata una partita straordinaria con un livello tecnico di altissimo livello. Mi sono divertito la partita del Real, come il Barcellona e il PSG.

L’Atalanta ieri, Milan-Roma ieri. Bisogna essere molto fiduciosi in quello che abbiamo. Il campionato italiano rispetto alle altre sarà più basso, però l’anno scorsa la Roma in finale di Europa League, l’Inter in finale di Champions. Una e mezza è già in Europa League, la Fiorentina in Conference… Qualcosa di buono c’è”.

Quali sono i due dubbi di formazione?

“I dubbi sono tra Kostic-Iling e Cambiaso-Weah”.

Conferenza Allegri. Termina qui la conferenza stampa di Massimiliano Allegri