Campionato di Premier League, si disputa la partita Crystal Palace- Manchester City, Stefan Ortega compie un dribbling per rimediare all’errore del suo difensore Rodri. Con un colpo di tacco il portiere riesce ad evitare l’attaccante Mateta che rimane a bocca asciutta.
Il video completo del dribbling di Stefan Ortega su FB:
Yhooooooo STEFAN ORTEGA https://t.co/uPD8TTgCNG via @Facebook
— bianca nocentini (@biancanocentini) April 6, 2024
L’azione del portiere riflette la netta supremazia dei cityzens sugli avversari vinti per 2-4. I calciatori della squadra di Guardiola con questo risultato agganciano il Liverpool capolista a 70 punti, ma con una partita da disputare domani. I due avversari avevano già sperimentato il confronto nel primo tempo quando, appena dopo tre minuti, Mateta porta in vantaggio il Palace calciando fortissimo da centro area, un tiro che Ortega non ha potuto parare.
L’intervista del portiere al Manchester Evening news
A proposito del suo futuro, Stefan Ortega parla delle difficoltà nel Club e della famiglia che sta crescendo: “Io e la mia famiglia siamo davvero felici qui. Mia moglie ha faticato un po’ all’inizio, ma è normale. Ora tutti sono felici. Sono felice, il Manchester City è uno dei club più grandi al mondo. L’obiettivo è lo stesso, ambizioso fin dall’inizio, però non è una mia decisione quella di rimanere o meno. Mia moglie aspetta un secondo figlio, non ho più 20 anni e quindi devo scegliere saggiamente. Non è che devo spingere il club a vendermi, devo solo vedere quello che succede. Comunque sono rilassato perché ci sono posti peggiori di qui. Ho iniziato a giocare ad Anfield, è stato bello. Sono partito titolare in FA Cup, poi con l’Arsenal e con l’Aston Villa. Cerco solo di esserci, di fare il mio lavoro e di essere felice per ogni partita nella quale vengo scelto.
Penso di aver fatto bene in quattro grandi partite di fila. Ho dimostrato che tutte le persone possono fidarsi di me, poi è chiaro che l’allenatore deve decidersi, io posso limitarmi solo a mostrare le migliori prestazioni che posso in allenamento e nel weekend. Poi non so cosa succederà, è tutta una questione di squadra, ma se dovessi tornare in panchina sarà dura. Questo non significa che non debba sostenere tutti i miei compagni”.