Federica Brignone vince il SuperG nonostante la nebbia

Brignone domina il secondo SuperG di Kvitfjell, seconda Lara Gut-Behrami

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Federica Brignone vince a Kvitfjell

In Norvegia si è svolto in condizioni meteorologiche pessime l’ottavo SuperG della Coppa del mondo femminile. Federica Brignone ha atteso il suo turno, sfidando la tensione per i continui rinvii a causa di una fitta nebbia che si è insediata sulla pista oggi. Ma la Brignone vince, riuscendo a conquistare la sua storica 25° vittoria.

Federica Brignone vince il SuperG
La gioia di F. Brignone dopo la vittoria in superG a Kvitfjell

Dal trampolino di lancio era ben visibile qualche linea di pendenza verso valle il fitto banco di nebbia. Le condizioni del vento non hanno influito granchè sulla visibilità che è rimasta scarsa nonostante i rinvii.

Federica Brignone che doveva risalire i 94 pt che la distanziavano dalla Gut, curva dopo curva riesce a accorciare le distanze dalla capolista. Nelle riprese video della discesa Federica Brignani avvolta dalla nebbia, ha dimostrato una notevole determinazione e lucidità nell’inforcare le porte rosse.

Nessuna delle altre altlete in gara è riuscita a eguagliare la Brignone che ha chiuso con il tempo di 1:37.30. Lara Gut-Behrami ed Ester Ledecka scendono con visibilità migliore ma si piazzano rispettivamente seconda e terza.

Federica Brignone, valdostana di 33 anni, diventa con questa importante vittoria la  seconda italiana in Coppa del mondo dopo Tomba.

Sofia Goggia ha ripreso già gli allenamenti sperando di tornare presto sulle piste da sci e aumentare il palma res dello sci femminile.

La situazione in classifica dopo la vittoria di Brignone

In classifica di specialità Gut-Behrami è ancora prima con 540 punti, contro i 471 seconda  la  Hutter con 471 punti, terza la Brignone con 466 punti. Federica può ancora sperare di conquistare la Coppa nell’ultima gara a Saalbach dovendo recuperare 74 punti di svantaggio, un’impresa non facile per l’azzurra. Nella classifica generale Brignone agguanta il secondo posto con 1268 punti, dietro alla svizzera Gut-Behrami a quota 1594, e davanti a Mikaela Shiffrin a 1209.

Le parole di Federica Brignone dopo la vittoria: ‘Può succedere facendo uno sport outdoor che ci siano condizioni particolari. Oggi non posso certo dire di essere scesa con le migliori condizioni, basta guardare le immagini. Poi, probabilmente, qualche atleta che è scesa dopo di me ha trovato condizioni peggiori: mi dispiace. Sono migliorata moltissimo in velocità rispetto allo scorso anno, ci ho lavorato tanto, anche con mio fratello, e poi devo ringraziare il mio skiman Sbardellotto che mi mette sempre nelle condizioni migliori. Oggi è stato più tosto il post-gara, che la gara. Nessuno vedeva troppo oggi, bisognava adattarsi. In generale nelle gare dove c’è attesa riesco ad attivarmi al momento giusto. Mi sto divertendo e mi piace quello che faccio. Non vedo per quale motivo dovrei smettere. Poi a fine stagione farò come sempre le valutazioni. Ho lo stesso numero di podi di Stefania Belmondo, atleta che stimo moltissimo. Sono numeri importanti. Penso che a Are farò anche lo slalom e vorrei finire la stagione al mio massimo”.

 

 

 



Da qualche anno affianco la mia attività lavorativa con la scrittura sia di racconti, premiati in tre edizioni del Giallofestival di Bologna che di articoli per piattaforme digitali. Fortunatamente il lavoro part time, mi consente di dedicarmi anche a concorsi letterari vincendo riconoscimenti o segnalazioni anche per edizioni di poesia, come il concorso nazionale Argentario. Ho ricevuto di recente il premio al Salone del libro di Torino nell'ambito della IV edizione del Giallofestival di Bologna con titolo di primo classificato 'miglior personaggio non protagonista' e relativa pubblicazione del racconto nella raccolta 2022 Damster ed. Del Loggione. Per la piattaforma digitale Serendipity srl, società in cui Chiara Ferragni è comproprietaria, sono stata articolista descrivendo i viaggi e i video inviati dagli utenti del sito di affitti turistici. Sono una persona sportiva, con la mia mountain bike ho percorso tutte le strade del Chianti fiorentino. Sono convinta che la mobilità green sia l’unico futuro possibile per la salvaguardia dell’ambiente e per il benessere psicofisico. Avendo svolto studi in Scienze Agrarie durante il periodo di isolamento per la pandemia ho svolto una raccolta fotografica e classificazione di circa 200 specie di flora spontanea e di circa 70 specie micologiche dell'area del Chianti fiorentino.