Sfuma il sorpasso per il Milan; i rossoneri escono sconfitti da Monza 4-2 e perdono l’occasione per andare secondi, superando la Juventus. Per il Monza, prima vittoria contro il Milan nella sua storia e undicesimo posto in classifica. Partita ricchissima di emozioni, segnata dall’espulsione di Jovic al 51′.
Primo tempo a ritmi abbastanza blandi, senza grandi occasioni. Unica occasione degna di nota, il colpo di testa di Djuric al 31′ che scheggia la trasversa. Al 36′, su calcio d’angolo, Di Gregorio, nel tentativo di uscire per smanacciare il pallone, è vittima di un testa contro testa con il compagno di squadra Andrea Carboni. Quest’ultimo se la caverà con un turbante, mentre il portiere scuola Inter, è costretto al cambio, sostituito da Sorrentino. Proprio il neo entrato, dopo 7 minuti di gioco interrotto, rinvia sulla testa di Thiaw che, spizzando all’indietro, serve erroneamente Dany Mota. Il portoghese fa la torre per Djuric che viene steso dal difensore tedesco. Colombo lascia correre per il vantaggio, Dany Mota entra in area e ancora una volta Thiaw colpisce l’attaccante del Monza, commettendo fallo e, di conseguenza, calcio di rigore. Pessina dal dischetto spiazza Maignan e firma l’1 a 0. Il Milan, totalmente segnato dal gol subito, ne subisce un altro: Colpani, dopo un tunnel al povero Thiaw, serve Dany Mota, che apre il piattone. Al 45’+6 è 2-0 Monza.
All’intervallo Pioli fa 3 cambi: Leao, Pulisic e Reijnders per Okafor, Chukwueze e Adli. La serata del Milan, però, va di male in peggio. Al 51′ Jovic tira uno schiaffo a Izzo. Colombo richiamato al VAR, espelle il serbo. Nonostante tutto i rossoneri si rialzano. Giroud, entrato al posto di Bennacer, approfitta di una deviazione di Pulisic e la butta dentro. L’americano, all’88’, pereggerà i conti con un mancino meraviglioso. Il Milan ci crede, ma arriva la beffa; Gondo tira fuori dal cilindro un destro a giro sotto al sette, battendo Maignan. La squadra di Pioli, ormai tutta in avanti e frustrata, subisce un contropiede finalizzato dall’ex Colombo. 4-2 finale e rimpianto rossonero.
